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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08052011-090315


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
SABATINI, SOFIA
URN
etd-08052011-090315
Titolo
Paramorfismi e dismorfismi dell'eta' evolutiva: studio osservazionale su una popolazione di giovani atleti.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Raffaetà, Gloria
Parole chiave
  • dismorfismi
  • età evolutiva
  • paramorfismi
Data inizio appello
06/09/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’età evolutiva è caratterizzata da un continuo sviluppo corporeo, sia dal punto di vista osteo-articolare che muscolo-tendineo.
L'accrescimento di queste parti costringe il corpo ad assumere posizioni nuove talvolta scorrette per ricercare nuovi equilibri, che possono alla lunga tradursi in atteggiamenti sbagliati dello scheletro.
Si parla in questi casi di paramorfismi, indicando con questa parola tutto ciò che, pur determinando un alterazione della forma corporea è correggibile. Si parla invece di dismorfismi quando le alterazioni dello scheletro si sono ormai cronicizzate e non possono essere modificate.
I paramorfismi, soprattutto nel periodo dell'età evolutiva, sono per lo più poco visibili e non provocano dolore e per questo riescono a mascherarsi facilmente. Qualora vi sia una predisposizione latente, l'età scolare è il momento in cui essi si manifestano.
Esiste una tendenza sempre più frequente nei giovani a trascorrere molte ore in inattività (computer, videogiochi..): questa scarsità di movimento, definita come ipocinesia, non fa altro che "adattare" progressivamente l'organismo a ridottissimi livelli di efficienza fisica ed ad uno sviluppo disarmonico della muscolatura non permettendo a tale struttura di svilupparsi nel modo corretto per poter essere sufficientemente tonica da sostenere lo scheletro ed preservarlo dallo sviluppo di atteggiamenti scorretti e viziati.
In presenza di paramorfismi diventa fondamentale prendere consapevolezza della propria “attitudine” posturale, delle tensioni muscolari coinvolte per costruire i giusti automatismi riflessi di correzione.
Da quanto riportato in letteratura e confermato anche dallo studio effettuato le alterazioni e le asimmetrie del rachide non che le anomalie posturali che si ripercuotono a livello degli arti inferiori ( piede, ginocchio) sono molto frequenti durante la fase evolutiva.
Lo screening risulta estremamente importante perché permette un follow-up di un numero sufficiente di soggetti per un prolungato intervallo di tempo agendo come prima barriera al fine di scremare i soggetti normali da quelli patologici migliorando la prevenzione, le strategie diagnostiche e terapeutiche.