Tesi etd-07312025-171827 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BECUZZI, CLARA IRENE
URN
etd-07312025-171827
Titolo
L'accessibilità come diritto di cittadinanza digitale
Dal quadro normativo alla prassi operativa: un'analisi del progetto di Pisamo S.r.l.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Azzena, Luisa
correlatore Avv. Vaglio, Giovanni
correlatore Avv. Vaglio, Giovanni
Parole chiave
- accessibilità
- accessibility
- cittadinanza digitale
- digital rights
- Pisamo srl
Data inizio appello
15/09/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il diritto all’accessibilità viene definito nella Guida dei diritti di cittadinanza digitali, adottata da AgID in attuazione del D. Lgs. N. 82/2005, Art. 17, comma 1-quinquies, come il “diritto delle persone, in particolare quelle con disabilità, di accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi in rete e di pubblica utilità, sia nel settore privato che in quello pubblico, attraverso le tecnologie assistive o configurazioni particolari”.
Nell’ordinamento italiano il principale riferimento normativo dell’accessibilità digitale è la Legge 9 gennaio 2004, n. 4, nota come Legge Stanca, che è stata emanata con l’obiettivo di semplificare l’accesso degli utenti, specialmente delle persone con disabilità, agli strumenti informatici delle Pubbliche amministrazioni e di particolari categorie di soggetti privati.
L’accessibilità digitale è altresì oggetto di due direttive europee: la Direttiva UE 2016/2102 sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici e la Direttiva UE 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi.
Proprio all’interno della Direttiva UE 2016/2102 emerge la consapevolezza del fatto che con “la tendenza alla digitalizzazione della società, gli utenti hanno a disposizione nuove modalità di accesso alle informazioni e ai servizi. I fornitori di informazioni e servizi, tra cui gli enti pubblici, utilizzano sempre più la rete internet per produrre, raccogliere e mettere a disposizione una vasta gamma di informazioni e servizi online essenziali per il pubblico. (…) Il concetto di accessibilità dovrebbe essere inteso come principi e tecniche da rispettare nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nell'aggiornamento di siti internet e di applicazioni mobili per rendere il loro contenuto più accessibile agli utenti, in particolare alle persone con disabilità” .
Ciò premesso, il presente elaborato propone di esaminare l’evoluzione normativa dell’accessibilità digitale degli strumenti informatici delle Pubbliche amministrazioni: inizialmente ne affronta le basi giuridiche per poi effettuare un’esegesi dei riferimenti normativi e tecnici attualmente vigenti.
Segue poi un’illustrazione degli obblighi delle Pubbliche amministrazioni in materia di accessibilità digitale e degli strumenti giuridici posti a tutela del cittadino, con particolare attenzione alla Procedura di attuazione davanti al Difensore Civico per il Digitale.
A corredo della disamina viene esposto il caso di un’azienda partecipata del Comune di Pisa, Pisamo S.r.l.: con il coordinamento del proprio Responsabile per la Transizione digitale, l’Avvocato Giovanni Vaglio, rappresenta un esempio virtuoso di conformità normativa e di buone pratiche in tema di accessibilità digitale.
Nell’ordinamento italiano il principale riferimento normativo dell’accessibilità digitale è la Legge 9 gennaio 2004, n. 4, nota come Legge Stanca, che è stata emanata con l’obiettivo di semplificare l’accesso degli utenti, specialmente delle persone con disabilità, agli strumenti informatici delle Pubbliche amministrazioni e di particolari categorie di soggetti privati.
L’accessibilità digitale è altresì oggetto di due direttive europee: la Direttiva UE 2016/2102 sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici e la Direttiva UE 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi.
Proprio all’interno della Direttiva UE 2016/2102 emerge la consapevolezza del fatto che con “la tendenza alla digitalizzazione della società, gli utenti hanno a disposizione nuove modalità di accesso alle informazioni e ai servizi. I fornitori di informazioni e servizi, tra cui gli enti pubblici, utilizzano sempre più la rete internet per produrre, raccogliere e mettere a disposizione una vasta gamma di informazioni e servizi online essenziali per il pubblico. (…) Il concetto di accessibilità dovrebbe essere inteso come principi e tecniche da rispettare nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nell'aggiornamento di siti internet e di applicazioni mobili per rendere il loro contenuto più accessibile agli utenti, in particolare alle persone con disabilità” .
Ciò premesso, il presente elaborato propone di esaminare l’evoluzione normativa dell’accessibilità digitale degli strumenti informatici delle Pubbliche amministrazioni: inizialmente ne affronta le basi giuridiche per poi effettuare un’esegesi dei riferimenti normativi e tecnici attualmente vigenti.
Segue poi un’illustrazione degli obblighi delle Pubbliche amministrazioni in materia di accessibilità digitale e degli strumenti giuridici posti a tutela del cittadino, con particolare attenzione alla Procedura di attuazione davanti al Difensore Civico per il Digitale.
A corredo della disamina viene esposto il caso di un’azienda partecipata del Comune di Pisa, Pisamo S.r.l.: con il coordinamento del proprio Responsabile per la Transizione digitale, l’Avvocato Giovanni Vaglio, rappresenta un esempio virtuoso di conformità normativa e di buone pratiche in tema di accessibilità digitale.
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Tesi_di_...cuzzi.pdf | 2.28 Mb |
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