Tesi etd-07282009-091610 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
STRULATO, FRANCESCO
URN
etd-07282009-091610
Titolo
Studio preliminare e sviluppo dello strumento N.E.V.E.(cogNitive and functional rEhabilitation with interactiVe softwarE of T.B.I) quale ortesi cognitiva per il recupero funzionale dei soggetti post grave cerebrolesione acquisita
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Landini, Luigi
controrelatore Prof.ssa Santarelli, Maria Filomena
controrelatore Prof.ssa Santarelli, Maria Filomena
Parole chiave
- : N.E.V.E.
- apprendimento
- controllo ambientale
- grave cerebrolesione acquisita
- interfaccia grafica
- psicologia cognitiva.
- recupero funzionale
- recupero funzionale adattativi
- responsività
- software interattivo
- T.B.I.
Data inizio appello
29/09/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/09/2049
Riassunto
Il paziente con post grave cerebrolesione acquisita, in particolare con attività motorie residue limitate quali il solo battito delle palpebre, risulta all’interno dei protocolli riabilitativi standard essere difficilmente definibile e quindi l’approccio su di esso da parte dell’equipe riabilitativa è ritenuto limitato soprattutto perché il paziente non può interagire tramite gli usuali supporti cartacei o tecnologici normalmente usati in quanto previsti per soggetti che da un punto di vista motorio e non cognitivo possano considerarsi già in uno stato accettabile ovvero che possano parlare o muovere un arto.
Durante questo lavoro di tesi, infatti, è stato sviluppato lo strumento N.E.V.E. in grado di ottenere una migliore comunicazione fra un paziente con grave cerebrolesione acquisita (T.B.I.) e il mondo esterno.
Gli obiettivi di tale progetto consistono nel migliorare quindi la comunicazione e il controllo ambientale del soggetto in esame oltre a monitorare l’evoluzione della responsività (sulla base dell’adeguatezza stimolo-risposta) e la somministrabilità delle scale di misurazione a risposta soggettiva con lo scopo finale di ridurre i tempi di recupero funzionale intrinseco e migliorare la potenzialità del recupero funzionale adattativo.
Il lavoro è stato svolto principalmente in tre fasi: 1) Ricerca di un linguaggio comune fra medicina riabilitativa e ingegneria biomedica. 2) Analisi dei bisogni del paziente. 3) Ideazione della struttura teorica centrale dello strumento ponendo limiti medici e tecnologici che la rendano applicabile al maggior numero di pazienti, tenendo conto delle limitazioni motorie e cognitive e sviluppando quindi un software interattivo, come interfaccia grafica, basato sui principi della psicologia cognitiva relativamente al concetto di apprendimento innato di facoltà di linguaggio da parte del genere umano.
I risultati ottenuti variano dall’effettiva integrazione dei due campi disciplinari citati precedentemente (sia da un punto di vista comunicativo che strutturale) alla realizzazione di un apparato teorico descritto e approfondito nei minimi particolari al fine di poter tracciare un protocollo unitario di indagine e riabilitazione di pazienti T.B.I. oltre alla loro suddivisione in base allo stato della responsività.
Il passo successivo consisterà nella validazione clinica di N.E.V.E. al fine di ottenere dati statistici significativi e una maggiore conoscenza scientifica della grave cerebrolesione acquisita.
Durante questo lavoro di tesi, infatti, è stato sviluppato lo strumento N.E.V.E. in grado di ottenere una migliore comunicazione fra un paziente con grave cerebrolesione acquisita (T.B.I.) e il mondo esterno.
Gli obiettivi di tale progetto consistono nel migliorare quindi la comunicazione e il controllo ambientale del soggetto in esame oltre a monitorare l’evoluzione della responsività (sulla base dell’adeguatezza stimolo-risposta) e la somministrabilità delle scale di misurazione a risposta soggettiva con lo scopo finale di ridurre i tempi di recupero funzionale intrinseco e migliorare la potenzialità del recupero funzionale adattativo.
Il lavoro è stato svolto principalmente in tre fasi: 1) Ricerca di un linguaggio comune fra medicina riabilitativa e ingegneria biomedica. 2) Analisi dei bisogni del paziente. 3) Ideazione della struttura teorica centrale dello strumento ponendo limiti medici e tecnologici che la rendano applicabile al maggior numero di pazienti, tenendo conto delle limitazioni motorie e cognitive e sviluppando quindi un software interattivo, come interfaccia grafica, basato sui principi della psicologia cognitiva relativamente al concetto di apprendimento innato di facoltà di linguaggio da parte del genere umano.
I risultati ottenuti variano dall’effettiva integrazione dei due campi disciplinari citati precedentemente (sia da un punto di vista comunicativo che strutturale) alla realizzazione di un apparato teorico descritto e approfondito nei minimi particolari al fine di poter tracciare un protocollo unitario di indagine e riabilitazione di pazienti T.B.I. oltre alla loro suddivisione in base allo stato della responsività.
Il passo successivo consisterà nella validazione clinica di N.E.V.E. al fine di ottenere dati statistici significativi e una maggiore conoscenza scientifica della grave cerebrolesione acquisita.
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