• counseling interpersonale
• cure primarie
• disturbi emotivi comuni
• ipc
• psicologo di base
• sintomatologia ansiosa

Il lavoro di tesi è stato strutturato in due fasi, una teorica e una sperimentale. La parte teorica ha analizzato la letteratura sull'integrazione dello psicologo nelle cure primarie, evidenziandone i vantaggi per pazienti e il SSN, come l'accesso rapido ai trattamenti psicologici, l’adeguatezza dei trattamenti e la riduzione dei costi sanitari. Nella parte sperimentale lo studio ha indagato le seguenti ipotesi: 1. Testare l’efficacia del trattamento IPC nel ridurre i sintomi ansiosi, in maniera tale da ipotizzare che questo trattamento psicologico rappresenti una valida scelta nei servizi di cura primaria. 2. Testare l’ipotesi che suddetto trattamento mantenga la sua efficacia indipendentemente dalle variabili socio-anagrafiche dei pazienti. 3. Indagare l’andamento della terapia farmacologica dal pre- al post-intervento al fine di implementare l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci.
Nel complesso, i risultati confermano lo stato dell’arte, evidenziando come l’integrazione della figura dello psicologo di base nel contesto delle cure primarie possa rappresentare un intervento efficace per ridurre la sintomatologia ansiosa nei pazienti con disturbi d’ansia lieve o moderata. La significativa riduzione dei livelli di ansia, indipendentemente dalle variabili socio-anagrafiche e l’ottimizzazione della terapia farmacologica post-intervento sottolineano l’importanza di un approccio psicologico integrato nella gestione delle problematiche dei disturbi emotivi comuni nelle cure primarie. Questo approccio non solo migliora il benessere psicofisico dei pazienti, ma può anche contribuire a una significativa riduzione della spesa sanitaria legata all’uso di farmaci.