Tesi etd-07262017-124958 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
FIACCHINI, GIACOMO
URN
etd-07262017-124958
Titolo
Valutazione Postoperatoria e Qualità della Vita dopo Parotidectomia
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
OTORINOLARINGOIATRIA
Relatori
relatore Prof. Sellari Franceschini, Stefano
Parole chiave
- first bite syndrome
- morbilità del nervo grande auricolare
- parotidectomia
- qualità della vita
- sindrome di Frey
Data inizio appello
05/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione. La parotidectomia può essere gravata da numerose complicanze che possono andare a peggiorare la qualità della vita dei pazienti. Tra queste si annoverano la paresi o paralisi del nervo faciale, l’asimmetria del volto dovuta all’avvallamento in corrispondenza del tessuto ghiandolare rimosso, la cicatrizzazione con possibile formazione di cheloidi, la fistola salivare, la Sindrome di Frey (FS), la First Bite Syndrome (FBS) e l’ipo-anestesia delle regioni cutanee innervate dal nervo grande auricolare (GAN), oltre ovviamente la recidiva tumorale. In questo lavoro abbiamo analizzato l’incidenza delle complicanze e il loro impatto nella qualità della vita dei pazienti sottoposti a parotidectomia.
Materiali e Metodi. Dopo aver selezionato dal nostro database i pazienti sottoposti a parotidectomia tra il 2010 e il 2014 per neoplasie benigne, questi sono stati invitati a presentarsi presso i nostri ambulatori. Qui sono stati eseguiti il test della sensibilità tattile con neuroestesiometro e il test di Minor. A seconda dei risultati ottenuti e delle complicanze emerse dalla visita, ai pazienti venivano proposti da 1 a 4 questionari.
Risultati. 76 pazienti hanno completato la visita e i questionari. La complicanza più frequente si è dimostrata essere l’ipo-anestesia delle regioni cutanee innervate dal GAN, identificata in 54 pazienti (71%). 21 pazienti (28%) sono risultati positivi al test di Minor mentre 8 pazienti (11%) hanno riferito una sintomatologia compatibile con FBS. 3 pazienti (4%) hanno riferito di aver avuto una paresi temporanea del nervo faciale mentre 2 pazienti (3%) hanno presentato al momento della visita paralisi del nervo classificabili nella scala di House-Brackmann come grado 4 e grado 2. L’utilizzo di tessuto adiposo addominale è risultato avere una significativa minore incidenza della FS rispetto al gruppo di pazienti dove non era stato usato, mentre la chirurgia del lobo profondo della parotide si è dimostrata significativamente associata all’insorgenza della FBS.
Discussione. Questo studio conferma quanto già evidenziato da altri autori relativamente al fatto che l’uso di tessuto adiposo addominale migliora l’outcome estetico e riduce l’incidenza della FS mentre il lembo di muscolo sternocleidomastoideo migliora l’outcome estetico ma non riduce la FS. Si conferma anche che la chirurgia del lobo profondo della parotide sia un fattore di rischio per lo sviluppo della FBS e che tale complicanza non sia adeguatamente tenuta in considerazione nonostante il suo importante impatto nella qualità della vita dei pazienti. Il deficit del GAN, nonostante sia la complicanza più frequente, sembra la complicanza a più basso impatto nella qualità della vita dei pazienti.
Conclusioni. In conclusione, questo lavoro conferma la bontà del tessuto adiposo addominale come mezzo sia per prevenire la FS che il deficit estetico; al contrario l’utilizzo del lembo di muscolo sternocleidomastoideo ha fallito come tecnica per evitare la FS. La chirurgia del lobo profondo della parotide si conferma invece un fattore di rischio per l’insorgenza della FBS. Tale complicanza appare influenzare maggiormente la qualità della vita dei pazienti rispetto alla FS e alla morbilità del GAN per cui non dovrebbe mai essere sottostimata e dovrebbe essere sempre presentata in fase di colloquio preoperatorio ai pazienti candidati a chirurgia del lobo profondo della parotide.
Materiali e Metodi. Dopo aver selezionato dal nostro database i pazienti sottoposti a parotidectomia tra il 2010 e il 2014 per neoplasie benigne, questi sono stati invitati a presentarsi presso i nostri ambulatori. Qui sono stati eseguiti il test della sensibilità tattile con neuroestesiometro e il test di Minor. A seconda dei risultati ottenuti e delle complicanze emerse dalla visita, ai pazienti venivano proposti da 1 a 4 questionari.
Risultati. 76 pazienti hanno completato la visita e i questionari. La complicanza più frequente si è dimostrata essere l’ipo-anestesia delle regioni cutanee innervate dal GAN, identificata in 54 pazienti (71%). 21 pazienti (28%) sono risultati positivi al test di Minor mentre 8 pazienti (11%) hanno riferito una sintomatologia compatibile con FBS. 3 pazienti (4%) hanno riferito di aver avuto una paresi temporanea del nervo faciale mentre 2 pazienti (3%) hanno presentato al momento della visita paralisi del nervo classificabili nella scala di House-Brackmann come grado 4 e grado 2. L’utilizzo di tessuto adiposo addominale è risultato avere una significativa minore incidenza della FS rispetto al gruppo di pazienti dove non era stato usato, mentre la chirurgia del lobo profondo della parotide si è dimostrata significativamente associata all’insorgenza della FBS.
Discussione. Questo studio conferma quanto già evidenziato da altri autori relativamente al fatto che l’uso di tessuto adiposo addominale migliora l’outcome estetico e riduce l’incidenza della FS mentre il lembo di muscolo sternocleidomastoideo migliora l’outcome estetico ma non riduce la FS. Si conferma anche che la chirurgia del lobo profondo della parotide sia un fattore di rischio per lo sviluppo della FBS e che tale complicanza non sia adeguatamente tenuta in considerazione nonostante il suo importante impatto nella qualità della vita dei pazienti. Il deficit del GAN, nonostante sia la complicanza più frequente, sembra la complicanza a più basso impatto nella qualità della vita dei pazienti.
Conclusioni. In conclusione, questo lavoro conferma la bontà del tessuto adiposo addominale come mezzo sia per prevenire la FS che il deficit estetico; al contrario l’utilizzo del lembo di muscolo sternocleidomastoideo ha fallito come tecnica per evitare la FS. La chirurgia del lobo profondo della parotide si conferma invece un fattore di rischio per l’insorgenza della FBS. Tale complicanza appare influenzare maggiormente la qualità della vita dei pazienti rispetto alla FS e alla morbilità del GAN per cui non dovrebbe mai essere sottostimata e dovrebbe essere sempre presentata in fase di colloquio preoperatorio ai pazienti candidati a chirurgia del lobo profondo della parotide.
File
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ParotidiDef.pdf | 4.66 Mb |
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