Tesi etd-07142007-153841 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
Batini, Serena
URN
etd-07142007-153841
Titolo
Effetto della metanfetamina sull’espressione di tiroxina idrossilasi nella corteccia cerebellare di topo
Settore scientifico disciplinare
BIO/13
Corso di studi
MORFOLOGIA E FUNZIONE NORMALE E PATOLOGICA DI CELLULE E TESSUTI
Relatori
Relatore Dott. Ferrucci, Michela
Parole chiave
- catecolamine
- cellule del Purkinje
- cervelletto
- disturbi del movimento
- metanfetamina
- sostanze d’abuso
Data inizio appello
09/07/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/07/2047
Riassunto
In questo studio è stato dimostrato che, a seguito della somministrazione di metanfetamina, si ha un incremento significativo dell’espressione di tirosina idrossilasi (TH), enzima chiave nella sintesi delle catecolamine nella corteccia cerebellare, scarsamente espressa in condizioni basali nel cervelletto. L’aumento della proteina TH interessa le cellule del Purkinje dei lobuli posteriori del verme e le cellule dei granuli: questo aumento è conseguenza dell’aumento della trascrizione primaria del gene della TH, il cui trascritto primario nucleare (hnRNA) aumenta dopo 3 ore e raggiunge il picco massimo dopo 48 ore dalla somministrazione di MA, mentre la maggiore espressione della proteina TH si ha dopo 3 giorni dalla somministrazione di MA. L’aumento di TH interviene soprattutto nel citoplasma maggiormente che nel nucleo di queste cellule. Inoltre è possibile rilevare anche un aumento della concentrazione di noradrenalina, anche se in minor misura rispetto alla TH.
Questi dati dimostrano che il cervelletto rappresenta un’area target per gli effetti della MA e suggeriscono il suo coinvolgimento nelle alterazioni motorie acute e croniche indotte da questa sostanza.
L’aumento della tirosina idrossilasi cerebellare che interviene in corso di alcune patologie caratterizzate da disturbi del movimento suggerirebbe quindi una potenziale relazione tra l’aumento dell’espressione della tirosina idrossilasi e le alterazioni motorie indotte dalla metanfetamina.
Questi dati dimostrano che il cervelletto rappresenta un’area target per gli effetti della MA e suggeriscono il suo coinvolgimento nelle alterazioni motorie acute e croniche indotte da questa sostanza.
L’aumento della tirosina idrossilasi cerebellare che interviene in corso di alcune patologie caratterizzate da disturbi del movimento suggerirebbe quindi una potenziale relazione tra l’aumento dell’espressione della tirosina idrossilasi e le alterazioni motorie indotte dalla metanfetamina.
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