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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07112025-190514


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CONVERTINO, LEONARDO GIAMMARIA SALVATORE
URN
etd-07112025-190514
Titolo
LA DIRETTIVA CSDDD (UE) 2024/1760: IL RUOLO DELLE IMPRESE NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA TRA OBBLIGHI GIURIDICI E RESPONSABILITÀ D’IMPRESA
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Della Tommasina, Luca
Parole chiave
  • direttiva csddd (ue) 2024/1760
  • diritti umani
  • environmental sustainability
  • human rights
  • sostenibilità ambientale
Data inizio appello
29/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/07/2095
Riassunto
La presente tesi si propone di analizzare il ruolo delle imprese nella transizione ecologica, alla luce della Direttiva (UE) 2024/1760, nota come Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Il lavoro si inserisce nel più ampio contesto del processo di giuridificazione della sostenibilità nell’ordinamento europeo, con l’obiettivo di dimostrare come la sostenibilità non rappresenti più un principio meramente programmatico, bensì un criterio normativo vincolante in grado di ridefinire responsabilità, strutture e finalità dell’agire imprenditoriale.

Nel primo capitolo, viene ricostruita l’evoluzione del principio di sostenibilità a partire dalla sua genesi nel diritto internazionale fino alla piena integrazione nell’ordinamento dell’Unione Europea, sia a livello di diritto primario (Trattati) sia nei programmi strategici quali il Green Deal europeo e l’Agenda 2030. Ampio spazio è dedicato ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e alla loro crescente rilevanza nella governance d’impresa, con particolare riferimento agli strumenti di accountability e rendicontazione non finanziaria. Viene inoltre approfondito il principio di due diligence, nelle sue origini nella soft law internazionale e nella successiva evoluzione verso un obbligo giuridico strutturato e operativamente vincolante nel diritto dell’UE.

Il secondo capitolo è dedicato all’analisi sistematica della Direttiva CSDDD, approvata nel 2024, con una lettura critica dei contenuti e delle principali novità introdotte. Dopo aver illustrato gli obiettivi, l’ambito soggettivo e materiale di applicazione, vengono esaminati i nuovi obblighi imposti alle imprese, in particolare quelli relativi alla governance, alla prevenzione e alla gestione dei rischi lungo l’intera catena del valore. Un punto focale del capitolo è rappresentato dall’introduzione di forme di responsabilità per omissione, fondate sul mancato adempimento degli obblighi di due diligence. Inoltre, viene analizzata la portata innovativa del coinvolgimento degli stakeholder e dei meccanismi di vigilanza. La parte conclusiva del capitolo è riservata alle modifiche apportate dalla riforma del 2025 nel contesto del Pacchetto Omnibus, che ha introdotto una parziale sospensione di alcuni obblighi per le piccole e medie imprese, semplificazioni procedurali e margini di flessibilità per gli Stati membri. Tali interventi, se da un lato mirano a garantire maggiore proporzionalità e sostenibilità normativa, dall’altro pongono interrogativi sulla tenuta 3 sistemica dell’impianto giuridico originario della Direttiva e sulla sua effettiva efficacia in termini di tutela dei diritti umani e dell’ambiente.

Il terzo capitolo affronta le implicazioni applicative della Direttiva nel contesto italiano, con un focus specifico sulle PMI, spesso escluse formalmente dagli obblighi diretti ma comunque coinvolte indirettamente lungo le catene del valore delle grandi imprese. Viene analizzato il ruolo cruciale degli organi societari e dei consulenti legali nell’attuazione degli obblighi di due diligence e nella prevenzione del rischio di greenwashing. Attraverso un’indagine critica, vengono evidenziate le principali criticità operative e interpretative emerse nella fase di implementazione, nonché le prospettive evolutive de iure condendo, volte a rafforzare il sistema di enforcement e la coerenza tra obiettivi politici e strumenti normativi.

Attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, la tesi dimostra che la sostenibilità, nel diritto europeo contemporaneo, ha assunto una valenza sistemica, divenendo criterio guida nella costruzione della legalità economica. In questo scenario, la Direttiva CSDDD si configura non solo come una risposta normativa alle sfide della globalizzazione sostenibile, ma come un passaggio decisivo verso una nuova concezione dell’impresa: non più orientata esclusivamente al profitto, ma anche alla creazione di valore condiviso, alla tutela dell’ambiente e al rispetto dei diritti fondamentali. La transizione ecologica, per essere credibile ed efficace, necessita di imprese consapevoli, responsabilizzate e capaci di farsi protagoniste del cambiamento.
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