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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07072025-150148


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PIEMONTESE, PERLA
URN
etd-07072025-150148
Titolo
L'intelligenza artificiale nei sistemi di ricerca e soccorso
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore C.C. (AN) Principale, Francesco
correlatore Prato, Fabio
Parole chiave
  • Intelligenza artificiale
  • Ricerca e Soccorso
Data inizio appello
30/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/07/2095
Riassunto
La tesi di laurea analizza l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nelle operazioni di Ricerca e Soccorso (SAR) marittimo, un settore critico in cui l'efficienza si misura in vite umane e l'innovazione tecnologica deve conciliarsi con consolidati obblighi giuridici ed etici. Il punto di partenza è il dovere fondamentale del soccorso in mare, sancito da convenzioni internazionali (UNCLOS, SOLAS, SAR) e affidato in Italia al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Su questo scenario si innesta il potenziale rivoluzionario dell'IA e dei sistemi unmanned, che promettono di aumentare drasticamente la rapidità e la precisione degli interventi.
L'interrogativo centrale della ricerca è come l'ordinamento giuridico, in particolare il nuovo Regolamento europeo sull'Intelligenza Artificiale (AI Act, Reg. UE 2024/1689), possa governare questa integrazione per massimizzare l'efficacia operativa, garantendo al contempo il rispetto dei principi di responsabilità, trasparenza e centralità della decisione umana. L'ipotesi sostenuta è che l'AI Act non sia un ostacolo, ma un "manuale di istruzioni" per un'innovazione responsabile, capace di creare una sinergia tra progresso tecnologico e tutele fondamentali.
Adottando un approccio multidisciplinare, la tesi delinea inizialmente il quadro normativo di riferimento. Da un lato, l'architettura giuridica del SAR, e dall'altro, il percorso che ha portato l'UE a dotarsi del primo quadro normativo organico sull'IA. L'analisi dimostra che le applicazioni di IA per la gestione dei servizi di emergenza rientrano nella categoria dei sistemi ad "alto rischio", attivando un rigoroso regime di obblighi per fornitori e utilizzatori.
Successivamente, il lavoro sposta l'attenzione sull'evoluzione tecnico-operativa della pianificazione SAR, passata da un'arte basata sull'esperienza a una scienza computazionale. L'avvento di software di supporto decisionale e la modellizzazione scientifica di variabili critiche come il "leeway" (la deriva dovuta al vento) hanno non solo migliorato l'accuratezza delle previsioni, ma hanno anche creato le fondamenta digitali e i vasti archivi di dati indispensabili per l'implementazione dell'IA.
La tesi introduce quindi il paradigma della "Guardia Costiera Aumentata", un nuovo modello di Human-Machine Teaming basato su capacità tecnologiche concrete. In questo modello, le piattaforme unmanned (droni aerei e navali) agiscono come estensioni dei sensi dell'operatore, mentre l'IA funziona da motore cognitivo, analizzando flussi di dati eterogenei (video, radar, comunicazioni radio) per trasformarli in informazioni utili. L'operatore umano, sollevato dai compiti ripetitivi, assume un ruolo di supervisore strategico: il suo compito non è più calcolare o cercare, ma validare l'informazione e decidere.
In conclusione, la ricerca dimostra che il Regolamento sull'IA è la chiave di volta per la sostenibilità di questo nuovo paradigma. I suoi requisiti per i sistemi ad alto rischio — come la qualità dei dati, la trasparenza, la robustezza e l'obbligo di una sorveglianza umana efficace — non sono vincoli burocratici, ma garanzie tecniche e giuridiche che rafforzano il sistema. Essi assicurano che la decisione finale, e la relativa responsabilità, restino saldamente in mani umane. L'AI Act, quindi, non frena il progresso ma lo orienta, stabilendo che, nel soccorso marittimo, il sistema più efficace è per definizione quello più affidabile e sicuro, mantenendo la tecnologia al servizio della salvaguardia della vita umana.
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