Tesi etd-07012021-155127 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GUADALUPI, CHIARA
URN
etd-07012021-155127
Titolo
Le case minime di Brindisi: una proposta per il recupero e la valorizzazione
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Bertoncini Sabatini, Paolo
relatore Bascherini, Enrico
relatore Bertoncini Sabatini, Paolo
relatore Bascherini, Enrico
Parole chiave
- case minime Brindisi
Data inizio appello
22/07/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Quando si parla di edilizia minima, si è portati a far riferimento alle case popolari sorte in Italia, tra gli anni ‘30 e ’50. Piccoli alloggi compressi in casermoni, come le case popolarissime di Torino del 1938, o come le abitazioni a schiera unifamiliari, realizzate a Milano nei primi anni ‘50 e destinate agli sfollati in seguito ai bombardamenti aerei.
In realtà già nel 1700 a Brindisi si assiste alla nascita delle cosiddette case a cannizzo, abitazioni costituite da un unico vano destinate ai poveri. Parte di questi edifici sono ancora presenti, seppur in totale stato di abbandono e degrado, nel centro storico della città.
Obbiettivo della tesi è la proposta di un progetto di recupero e valorizzazione dei corpi di fabbrica superstiti.
Attraverso la consultazione di documenti, immagini e testi storici, è stato possibile risalire alla nascita delle case minime e dedurre le modifiche apportate durante i secoli.
Questa analisi storica, insieme ad una precisa analisi dello stato attuale, hanno permesso di delineare un quadro dettagliato di partenza.
Dai fattori storico e territoriale nasce l’idea del museo del vino. L’intento è quello di dar vita ad un luogo che possa da un lato celebrare un prodotto tipico della cultura brindisina, dall’altro continuare essere un luogo d’ausilio, in questo caso per le piccole cantine locali.
Il tutto è pensato mettendo in risalto le preesistenze e creando un edificio in cui vecchio e nuovo convivono in armonia.
In realtà già nel 1700 a Brindisi si assiste alla nascita delle cosiddette case a cannizzo, abitazioni costituite da un unico vano destinate ai poveri. Parte di questi edifici sono ancora presenti, seppur in totale stato di abbandono e degrado, nel centro storico della città.
Obbiettivo della tesi è la proposta di un progetto di recupero e valorizzazione dei corpi di fabbrica superstiti.
Attraverso la consultazione di documenti, immagini e testi storici, è stato possibile risalire alla nascita delle case minime e dedurre le modifiche apportate durante i secoli.
Questa analisi storica, insieme ad una precisa analisi dello stato attuale, hanno permesso di delineare un quadro dettagliato di partenza.
Dai fattori storico e territoriale nasce l’idea del museo del vino. L’intento è quello di dar vita ad un luogo che possa da un lato celebrare un prodotto tipico della cultura brindisina, dall’altro continuare essere un luogo d’ausilio, in questo caso per le piccole cantine locali.
Il tutto è pensato mettendo in risalto le preesistenze e creando un edificio in cui vecchio e nuovo convivono in armonia.
File
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Tesi non consultabile. |