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SCOPO: Valutare l’accuratezza di un sistema di fusione di immagini, che combina ecografia e tomografia computerizzata (TC), per la guida e la successiva ablazione a radiofrequenza (RF) di un bersaglio epatico, non visualizzabile in modo soddisfacente all’ecografia.
MATERIALE E METODI: Il disegno dello studio ha previsto la sperimentazione ex-vivo su fegato di vitello, nel cui contesto sono stati posizionati target radiopachi, simulanti una lesione focale del fegato mal visualizzabile all’ecografia. Lo studio è stato suddiviso in due fasi. La fase iniziale, volta a valutare la possibilità di eseguire la co-registrazione tra le immagini TC, ottenute prima dell’esecuzione delle procedure, e le immagini ecografiche in tempo reale utilizzando un sistema multimodale di fusione d’immagini disponibile in commercio (Virtual Navigator System, Esaote Spa, Genova, Italia) e ad esaminare la precisione del posizionamento in un bersaglio di un ago da citologia da 22 gauge (G).
La seconda fase, volta a validare questa tecnica usando un ago-elettrodo ad uncini espandibili a RF da 15G (RITA Medical System, Mountain View, CA), esaminandone l'accuratezza del posizionamento in rapporto al bersaglio.
Per calcolare l'accuratezza del posizionamento, ovvero rispettivamente la distanza fra l'ago ed il bersaglio e la distanza tra l’uncino centrale dell'ago-elettrodo a RF ed il bersaglio, sono state eseguite TC del fegato animale senza mezzo di contrasto con ricostruzioni multiplanari.
RISULTATI: Tutti i fegati di vitello sono stati sottoposti con successo alla registrazione con eco-TC, con errore medio di registrazione di 3,0 ± 0,1 mm e 2,9 ± 0,1 mm, nella prima e nella seconda fase rispettivamente. Nella fase iniziale sono state eseguite, nel complesso, 24 inserzioni seguendo la guida eco-TC. La distanza media tra l'ago ed il bersaglio è stata di 1,9 ± 0,7 mm (range 0,8-3,0 mm). Nella seconda fase sono state eseguite complessivamente 12 ablazioni, con distanza media tra il target e l’uncino centrale dell’ago-elettrodo di 3,9 ± 0,7 mm (range 2,9-5,1 mm). Dopo la dissezione del campione il bersaglio si trovava in tutti i casi nel centro dell’area di ablazione.
CONCLUSIONI: La registrazione e fusione d’immagini TC pre-procedurali con immagini ecografiche intra-procedurali, è fattibile ed accurata. Per lesioni difficilmente visibili all’ecografia o alla TC, o per procedure più complesse, come ad esempio termoablazioni a RF di tumori che richiedono il posizionamento di applicatori multipli e punture di lesioni multiple, i sistemi di navigazione potrebbero essere d’aiuto sia per ridurre il rischio di puntura ed i tempi di procedura, sia per permettere una terapia più completa e radicale.