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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302011-204905


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ANGELINI, GIULIA
URN
etd-06302011-204905
Titolo
Caratterizzazione di natura delle neoplasie neuroendocrine pancreatiche: correlazione tra pattern di enhancement allo studio TC multidetettore e densita' microvascolare.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
19/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2051
Riassunto
Il ruolo dell’imaging nella valutazione dei tumori neuroendocrini pancreatici include la localizzazione delle neoplasie funzionanti, la diagnosi differenziale con altre lesioni pancreatiche, l’identificazione di segni di malignità e la stadi azione loco-regionale.
Allo stato dell’arte, il sospetto pre-operatorio riguardo la natura della lesione deriva da ricerche cliniche e indagini d’imaging. Se il criterio clinico generalmente adottato per formulare una diagnosi di lesione benigna è legato alla presenza e al tipo di ormone secreto, il principio dell’imaging si basa quasi solo sulla dimensione del nodulo e sulla presenza di diffusione locale e a distanza.
Scopo del nostro studio è di valutare la possibilità di determinare la natura dei tumori neuroendocrini pancreatici analizzando il pattern d’enhancement alla MDCT e confrontandolo con lo studio istologico della densità microvascolare(MVD) delle stesse lesioni.
Tra il gennaio 2005 e il dicembre 2010, 44 pazienti si recarono presso il nostro Istituto per il sospetto di neoplasia neuroendocrina pancreatica.
Tutti gli esami CT pre-operatori furono eseguiti con una Tomografia Computerizzata MultiDetettore. Gli studi CT furono svolti acquisendo una scansione basale e una post-contrastografica, dopo la somministrazione endovenosa di un mezzo di contrasto iodato ad alta densità (Iomeron ® 400) con una velocità di flusso alta,tra 4 e 5 ml/sec. Lo studio post-contrastografico incluse quattro fasi: fase arteriosa precoce ( ritardo 15-20’’) ; fase pancreatica (ritardo 35’’) ; fase venosa (ritardo 70’’) e fase tardiva ( ritardo 180’’) . Si eseguì con la MDCT una analisi qualitativa del comportamento post-contrastografico nelle diverse fasi. In particolare, furono identificati due differenti patterns di enhancement: pattern A, che include lesioni con un rapido enhancement (durante la fase arteriosa precoce o la fase pancreatica) e un rapido wash out; pattern B, che include sia lesioni con rapido wash-in e nessun wash-out (pattern B1) , sia lesioni che mostrano enhancement solo nelle fasi venosa o tardiva (pattern B2) .
I dati ottenuti dallo studio con MDCT sono stati paragonati a quelli ottenuti con l’esame istologico post resezione chirurgica.
Alla MDCT furono rilevate 65 lesioni in 44 pazienti. Di tali lesioni, 30( 46%) mostravano un pattern di tipo A ; i loro diametri variavano tra 5 e 20 mm. Trentacinque(54%) delle 65 lesioni mostravano un pattern B con diametri variabili tra 12 e 100mm; 25 lesioni presentavano pattern B1 e 10 un pattern B2.
I patologi valutarono la natura di tutte le 65 lesioni identificate alla MDCT. In particolare, 28 (43%) di 65 sono state classificate come neoplasie neuroendocrine pancreatiche benigne (adenomi) , 13(20%) come neoplasie borderline e 24 (37%) come carcinomi ben differenziati. Le analisi patologiche hanno affermato che 24(80%) delle 30 lesioni con pattern A risultarono essere neoplasie benigne, 5 risultarono borderline e 1 maligna.
Ventitré (66%) su 35 lesioni con pattern B risultarono essere carcinomi, 8 risultarono neoplasie borderline e 4 furono le neoplasie benigne. In dettaglio, tra le lesioni che avevano un pattern B1, 13 (52%) su 25 risultarono carcinomi, 8 risultarono borderline e 4 adenomi. Tutte le 10 (100%) lesioni mostranti un pattern B2 risultarono essere carcinomi all’istologia.
Complessivamente,il pattern A mostra un valore predittivo positivo (PPV) nella valutazione di benignità dell’80%, mentre il pattern B mostra un PPV del 66% nella valutazione di malignità.
Ci siamo quindi proposti di studiare la densità micro vascolare in 20 delle 65 lesioni considerate: 5 adenomi, 5 borderline e 10 carcinomi ben differenziati; e di correlare il dato radiologico con la MVD. I nostri risultati hanno evidenziato una correlazione significativa tra la MVD e l’aggressività del tumore: i carcinomi ben differenziati del pancreas sono meno vascolarizzati rispetto alle lesioni benigne o borderline più vascolarizzate come risulta nella letteratura. In aggiunta la MVD correla in maniera significativa con la stratificazione secondo i tre livelli ricavati dall’imaging radiologico.
In conclusione, il pattern post-contrastografico alla MDCT può suggerire la natura delle neoplasie neuroendocrine pancreatiche e specialmente, confrontato con la MVD, può rappresentare un ulteriore criterio per valutare la malignità delle lesioni.
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