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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302010-191103


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CROCI, FRANCESCA
URN
etd-06302010-191103
Titolo
TRAUMI PENETRANTI: ESPERIENZA NEL TRAUMA UNIT DI UN OSPEDALE UNIVERSITARIO DEL SUD AFRICA
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Chiarugi, Massimo
Parole chiave
  • armi bianche
  • armi da fuoco
  • trauma unit
  • traumi penetranti
Data inizio appello
20/07/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Trauma è nei Paesi occidentali la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori e la prima causa nella popolazione al di sotto dei 40 anni rappresentando un gravissimo problema sociale ed economico in tutto il mondo.
Mentre il concetto di Trauma e il problema dei “trauma patients” accomuna tutte le realtà mondiali, le modalità di trauma sono invece fortemente differenziate.
In Italia come del resto in tutta l’Europa, la prevalenza dei traumi chiusi raggiunge circa il 90% dei casi mentre in USA questo valore tende a diminuire per giungere poi in alcuni Stati come il Sud Africa e il Nord America dove sono invece sono i traumi penetranti ad essere maggiormente rappresentati.
I traumi chiusi in Italia sono dati da differenti meccanismi lesivi che in ordine di frequenza sono gli incidenti motociclistici, automobilistici, l’investimento di pedone e precipitazione da altezze elevate per cui viene spesso adottata la filosofia d’intervento dello “ Stay and Play” ( rimani e tratta ) ovvero un tipo di management del paziente prevalentemente di tipo non operativo.
Questa filosofia d’intervento risulta essere differente da quella dello “ Scoop and Run” ( carica e porta via) utilizzata in altri paesi dove invece la prevalenza dei traumi penetranti è decisamente maggiore. Le ferite da arma da fuoco e da taglio e ferite da scoppio (blast) per esempio richiedono la centralizzazione in tempi brevissimi e la disponibilità di personale e attrezzature in grado di affrontare qualsiasi emergenza chirurgica, pena la perdita del paziente in tempi anche molto brevi.
Vista la poca esperienza in Italia relativa ai traumi penetranti e alle modalità di trattamento di essi, ho individuato lo stato del Sud Africa, dove la percentuale dei traumi penetranti è molto elevata ( circa l’85% di tutti i traumi) , come luogo più idoneo dove poter svolgere un’esperienza in un Trauma Unit.
Il mio elaborato descrive i traumi penetranti da arma bianca e da fuoco e le modalità di trattamento dei pazienti giunti all'osservazione di tale Trauma Unit durante tutto il mese di Ottobre 2009.
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