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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06282016-101926


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PASSIATORE, MATTEO
URN
etd-06282016-101926
Titolo
Ruolo dei microRNA nel remodeling da stenosi valvolare aortica severa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Naccarato, Antonio Giuseppe
Parole chiave
  • fibrosi
  • microRNA
  • speckle tracking
  • stenosi aortica
Data inizio appello
19/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Stenosi Valvolare Aortica (SVA) calficica-degenerativa rappresenta la più comune valvulopatia nei paesi occidentali.
La progressione dalle forme di ostruzione lieve a severa è spesso graduale e si accompagna al lento instaurarsi di alterazioni fisiopatologiche a livello ventricolare sinistro, dovute al sovraccarico pressorio, quali ipertrofia concentrica e progressiva fibrosi tissutale. In particolare, la fibrosi sostitutiva contribuisce a determinare l’insorgere di disfunzione diastolica e al progressivo scadimento dell’inotropismo che sfocia in uno stato di scompenso cardiaco cronico.
Attualmente le indicazioni ad intervento di sostituzione valvolare sono poste in presenza di SVA di entità severa, all’insorgere di sintomi tipici o al manifestarsi di una riduzione della Frazione di Eiezione (FE<50%). Tuttavia la comparsa di sintomi e la riduzione della FE si associano ad alterazioni della contrattilità e modificazioni del tessuto miocardico a volte non reversibili dopo intervento.
Un valido contributo, per poter meglio gestire i pazienti con SVA, potrebbe essere dato dalle nuove metodiche d’imaging e dai biomarcatori plasmatici in grado di valutare l’entità di compromissione miocardica e il remodeling da SVA sin dalle fasi precoci.
La biopsia endomiocardica è il gold-standard per la quantizzazione del contenuto di collagene miocardico. Tuttavia le moderne metodiche d’imaging ecocardiografico, come lo Speckle Tracking Imaging (2D-STI), consentono una valutazione accurata della deformazione miocardica e indirettamente delle alterazioni tissutali che caratterizzano questi pazienti, con buona correlazione con i dati istologici.
Tra i più recenti e attuali biomarcatori valutabili a livello plasmatico rientrano i microRNA (miRNA), piccoli RNA non codificanti messi in circolo tramite micro-vescicole, che costituiscono il pool circolante di una componente tissutale espressa in vari apparati, compreso il sistema cardiovascolare. Dato che il loro profilo di espressione risulta alterato in diversi processi fisiopatologici inclusa la fibrogenesi, è stato supposto il loro ruolo come potenziali biomarcatori.
Scopo dello studio: confermare in pazienti con stenosi valvolare aortica severa la presenza di alterazioni dei parametri di deformazione miocardica; dimostrare la relazione tra i parametri 2D-STI e livelli di espressione del miRNA-21 plasmatico; confrontare i parametri ecografici e laboratoristici dei pazienti con stenosi valvolare aortica severa, in relazione alla classificazione alternativa flusso-gradiente.
Conclusioni: essendo il decadimento progressivo della funzionalità ventricolare correlato alla progressiva ipertrofia miocardica e alla fibrosi, l’utilizzo del 2D-STI e dei miRNA quali marker di fibrosi, permettono in maniera rapida e non invasiva di identificare sin dalle fasi precoci le lesioni tissutali. In questo modo si pone attenzione non solo agli indici valvolari o flusso-dipedenti, ma anche al miocardio e alle sue alterazioni, per ottimizzare la gestione e il trattamento dei pazienti con SVA severa.
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