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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06282016-082813


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CAPPAGLI, VIRGINIA
URN
etd-06282016-082813
Titolo
Espressione del recettore della calcitonina nel carcinoma midollare della tiroide.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO
Relatori
relatore Prof.ssa Elisei, Rossella
Parole chiave
  • calcitonina
  • carcinoma midollare della tiroide
  • recettore calcitonina
Data inizio appello
15/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2086
Riassunto
Il recettore della calcitonina (CTR) è un recettore appartenente alla famiglia dei recettori a sette domini trans-membrana accoppiati alle proteine G. Numerosi studi in letteratura ne hanno dimostrato l’espressione in diversi tessuti primitivi e linee cellulari tumorali, dove svolgerebbe un ruolo nel processo di tumorigenesi e metastatizzazione, differente a seconda del tipo di tumore considerato. Sono invece pochi i lavori relativi all’espressione del recettore nel carcinoma midollare della tiroide (MTC).
Scopo di questo lavoro è stato quello di valutare, sia a livello proteico mediante immunoistochimica che a livello di mRNA, i livelli di espressione del CTR in un gruppo di campioni di tessuti di pazienti affetti da MTC. I dati di espressione sono stati poi correlati con le caratteristiche molecolari e clinico-patologiche del tumore. Tale studio è stato condotto in parte presso l’Istituto di Patologia Molecolare e Immunologia dell’Università di Porto (IPATIMUP) e in parte presso il laboratorio di Endocrinologia, in collaborazione anche con l’Anatomia Patologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
Nel gruppo portoghese l’espressione del CTR è stata valutata mediante immunoistochimica in 75 campioni di MTC e mediante real-time PCR (RT-PCR) in 4 campioni “a fresco” e due linee cellulari MTC derivate (TT e MZCRC). All’immunoistochimica l’espressione del CTR è risultata positiva in 62/75 campioni (82.7%), mentre 13/75 campioni sono risultati negativi (17.3%). Livelli più elevati di espressione di CTR sono risultati correlati all’espressione citoplasmatica di PTEN (phosphatase, tensin homologue deleted on chromosome 10), all’espressione dell’osteopontina (OPN), allo stato mutazionale del campione relativamente alle mutazioni di RET/RAS e all’assenza di uno stroma desmoplastico. Tali dati sembrerebbero suggerire un possibile ruolo del CTR come indicatore di un fenotipo tumorale meno aggressivo.
Nel gruppo pisano invece sono stati analizzati 23 campioni di MTC sia mediante immunoistochimica che PCR qualitativa. Tuttavia i risultati ottenuti, dato l’esiguo numero di casi positivi e le difficoltà metodologiche avute, che non hanno permesso di analizzare la serie completa di campioni, non ci hanno consentito di effettuare una correlazione statisticamente valida con le caratteristiche clinico-patologico-molecolari dei campioni tumorali.
Questo lavoro è a nostra conoscenza l’unico sull’espressione del CTR nel MTC condotto su una ampia serie di campioni tumorali e mediante l’utilizzo della metodica di immunoistochimica. Dai risultati preliminari, l’espressione del CTR sembrerebbe essere presente sia nel tessuto tiroideo normale che in quello tumorale e in linee cellulari MTC derivate, con livelli maggiori nel tessuto tumorale e nelle linee cellulari. Inoltre la sua espressione nel MTC sembrerebbe essere associata a caratteristiche di miglior prognosi tumorale, verosimilmente legata ad una maggior differenziazione cellulare.
Da questo lavoro sono emerse anche alcune criticità relative alle metodiche per lo studio dell’espressione del CTR, dimostrando come la PCR qualitativa non sia la metodica più sensibile per la valutazione dei livelli di mRNA del CTR.
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