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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06272024-121811


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIVETTA, LISA
URN
etd-06272024-121811
Titolo
Valutazione dell'efficacia di bioplastiche integrate con chitosano e olio essenziale di mandarino per la conservazione e il mantenimento della qualità di frutti di pomodoro (Solanum lycopersicum)
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Santin, Marco
relatore Castagna, Antonella
correlatore Sarrocco, Sabrina
Parole chiave
  • bioplastiche
  • Botrytis cinerea
  • chitosano
  • olio essenziale
  • prodotti ortofrutticoli
  • qualità degli alimenti
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2027
Riassunto
L’uso delle bioplastiche per il food packaging sta guadagnando sempre più attenzione come alternativa sostenibile alle plastiche convenzionali, per le loro caratteristiche di atossicità, biodegradabilità, sostenibilità e biocompatibilità, favorendo la transizione verso un modello di economia circolare. Un esempio di queste bioplastiche è il PBSA, un polimero biodegradabile che combina il polibutilene succinato (PBS) con l’acido adipico. L’aggiunta di agenti antiossidanti, come il chitosano e gli oli essenziali, ai materiali bioplastici utilizzati per l’imballaggio alimentare rappresenta una soluzione innovativa che coniuga efficacia conservativa e sostenibilità ambientale. Il chitosano è un composto, di natura polisaccaridica, derivato dalla chitina, che presenta proprietà antibatteriche e antifungine, può essere preparato come pellicola edibile o miscelato con altri film polimerici. Gli oli essenziali possono essere integrati alle pellicole, in modo che durante la conservazione rilascino gradualmente i loro composti attivi, fornendo protezione al prodotto e permettendo così di estenderne la shelf-life.
L’obiettivo è stato quello di valutare l’efficacia di diversi film bioplastici miscelati con chitosano e arricchiti o meno con olio essenziale di mandarino per la conservazione di frutti di pomodoro, e confrontare la loro performance con quella di un film composto puramente da materiale bioplastico (PBSA).
È stata valutata sia l’efficacia di questi materiali innovativi nel conferire protezione nei confronti del fungo Botrytis cinerea, sia la loro capacità di preservare le caratteristiche di qualità commerciale e nutrizionale dei frutti.
Per quanto riguarda le analisi di qualità commerciale, sono stati valutati il diametro, la durezza, il contenuto di solidi solubili totali, il pH e l’acidità titolabile. Questi parametri non sono variati dopo 4 giorni di conservazione, a temperatura ambiente (22 ± 1°C), nei diversi film. Per cui, l’utilizzo di questi materiali sembrerebbe essere vantaggioso per il mantenimento della qualità commerciale del prodotto.
Dopo 10 giorni di stoccaggio dei pomodori inoculati con una sospensione di spore di Botrytis cinerea, è stata osservata l’incidenza della malattia, verificando quanti pomodorini manifestassero almeno un sintomo dell’infezione. I materiali per cui è stata riscontrata una maggior efficacia nel contrastare l’insorgere della malattia sono risultati essere quelli addizionati con olio essenziale.
Per la qualità nutraceutica, sono stati valutati il contenuto di fenoli totali e di flavonoidi, la capacità antiossidante, e il contenuto di carotenoidi. Tutti questi parametri non hanno subito alcuna variazione da parte dell’infezione, mentre per quanto riguarda il materiale utilizzato per il packaging, c’è stato un miglioramento nel contenuto di fenoli totali e flavonoidi (statisticamente significativo solo per questi ultimi) dei pomodori conservati nei film integrati con chitosano ad alto peso molecolare, rispetto a quello a basso peso molecolare. Riguardo l’attività antiossidante degli estratti, si è osservata una diminuzione della stessa nei campioni conservati nei film addizionati con l’olio essenziale rispetto a quelli conservati nei film senza aggiunta di olio. Infine, per quanto riguarda i carotenoidi, non sono state rilevate differenze significative tra i campioni confezionati con materiali diversi.


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