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Listeria monocytogenes (LM) è batterio ubiquitario capace di sopravvivere e crescere in condizioni ambientali avverse per altri batteri. È stato riconosciuto come agente patogeno della listeriosi, una malattia alimentare che conta elevate percentuali di ospedalizzazione e mortalità, specialmente nei soggetti vulnerabili. Il Reg. CE n.2073/2005 pone particolare attenzione al rischio associato a LM e stabilisce i limiti entro cui questo può essere presente negli alimenti pronti.
Il lavoro, svolto nei mesi di novembre e dicembre 2023, ha avuto come obiettivo quello di rilevare la presenza di LM e specie minori appartenenti al genere Listeria in 54 matrici alimentari diverse.
I metodi utilizzati per la rilevazione sono riportati nelle norme UNI EN ISO 11290-1:2017, UNI EN ISO 11290-2:2017 e metodo ELFA AFNOR BIO 12/11-03/04.
I risultati ottenuti non sono allarmanti, in quanto solo 2 campioni sono risultati positivi per la presenza di Listeria. Il primo campione positivo (salsiccia di suino) dopo determinazione quantitativa, ha avuto come esito finale una concentrazione >1,0*10^2ufc/g di L. monocytogenes. Un secondo campione (prodotti di pasticceria) è risultato presuntivamente positivo per la presenza di Listeria mediante metodo colturale. Poiché su terreni specifici mostrava colonie prive di alone, è stato sottoposto a test API LISTERIA che ha attribuito l’isolato alla specie L. innocua. I dati ottenuti sono rassicuranti in quanto evidenziano come, nella maggior parte dei casi, non ci sia contaminazione, il che indica una corretta applicazione del sistema di prevenzione a livello produttivo e distributivo.