• 1979
• Christian Kracht
• Der gelbe Bleistift
• Faserland
• globalizzazione
• identità
• viaggio

Christian Kracht, autore svizzero contemporaneo, ha riscontrato la tendenza da parte della critica ad essere inserito con la sua opera nel filone della Popliteratur, con connotazioni in certo grado negative. Nonostante siano riscontrabili nei suoi romanzi numerosi riferimenti e vere e proprie citazioni di elementi appartenenti alla cultura di massa, l’opera nella sua totalità merita una collocazione più ampia.
Scopo di questo elaborato sarà l'analisi delle forme in cui si presenta il viaggio e delle sue funzioni narrative, condotta su tre opere accomunate da questo tema: la raccolta di Reisebericht, Der gelbe Bleistift, e i Reiseroman, Faserland e 1979. Si cercherà di analizzare e di comprendere come le varie soggettività narranti (ich) falliscono nel definire la propria identità in relazione alla ricerca di un ideale dell’autentico e dell’essenziale. Attraverso l’espediente realistico del product placement, viene reso l’effetto di realtà che fornisce anche un mezzo di critica alla società dei consumi contemporanea, da cui l’io sembra fuggire.
La letteratura di viaggio canonica sembra fallire nel mondo consumistico globalizzato. Tuttavia, attraverso un originale approdo all’assurdità dell’autentico che si configura con l’annullamento della soggettività stessa, Kracht spinge tale genere letterario verso un’altra direzione, in cui può continuare ad esistere sotto altre forme.