Tesi etd-06252025-151346 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GALLI, CHIARA
URN
etd-06252025-151346
Titolo
La disclosure pubblica nella sanità: strumenti di analisi e proposte operative per il PIAO. Un caso applicato al contesto toscano
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Zarone, Vincenzo
Parole chiave
- AOU
- disclosure pubblica
- Piano Integrato Attività e Organizzazione (PIAO)
- pubblico
- sanità
Data inizio appello
14/07/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni, la pubblica amministrazione ha affrontato una fase di trasformazione continua, spinta da esigenze di maggiore trasparenza, accessibilità e responsabilità nei confronti dei cittadini. Tale cambiamento, ha reso centrale il concetto di disclosure, ovvero l’insieme di pratiche e strumenti utili a rendere conto delle attività svolte e a rafforzare il legame di fiducia tra amministrazioni e collettività.
Tuttavia, parlare di disclosure oggi non significa più limitarsi alla pubblicazione di dati economico-finanziari. Si richiede una comunicazione più articolata, che includa obiettivi strategici e operativi, risultati raggiunti, impatti sociali e ambientali e iniziative inerenti all’etica e alla prevenzione della corruzione. Questa dimensione più ampia della disclosure, spesso definita “non finanziaria”, assume un peso maggiore nel settore sanitario poiché quest’ultimo impatta concretamente sulla salute delle persone.
Tra gli strumenti introdotti più di recente per sostenere questo processo, rientra il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il PIAO nasce con l’intento di semplificare la programmazione nelle pubbliche amministrazioni, accorpando documenti esistenti e promuovendo una comunicazione più leggibile per i diversi portatori di interesse. Si tratta però di uno strumento ancora in fase di consolidamento, la cui applicazione presenta margini di miglioramento, soprattutto in contesti complessi come quello sanitario.
Questa tesi si propone di analizzare la qualità informativa dei PIAO redatti da due Aziende Ospedaliere Universitarie toscane: l’AOU di Pisa e l’AOU Careggi (Firenze). L’obiettivo è comprendere se e in che misura questi documenti riescano a comunicare in modo efficace i propri contenuti strategici. Per farlo, è stata elaborata una checklist, costruita durante il percorso di ricerca.
Il lavoro si articola in cinque capitoli. Il primo offre una panoramica teorica e normativa sulla disclosure pubblica, con particolare attenzione agli aspetti qualitativi. Nel secondo si approfondisce il ruolo del PIAO come strumento normativo e gestionale. Il terzo capitolo approfondisce i contenuti chiave che ne costituiscono l’ossatura concettuale: valore pubblico, performance e anticorruzione. Il quarto presenta l’applicazione concreta della checklist ai casi studio selezionati. Si evidenziano, con spirito critico, i principali punti di forza e le criticità rilevate, tenendo conto dei limiti oggettivi dell’analisi (ad esempio, la disponibilità non uniforme delle informazioni nei due documenti). Infine, il quinto capitolo propone un format orientativo per la costruzione del PIAO, ispirato ai criteri adottati nella valutazione. Questo strumento non ha la pretesa di essere definitivo, ma vuole offrire un contributo utile e adattabile per altre amministrazioni.
L’obiettivo generale della tesi è doppio. Da un lato, intende stimolare una riflessione sul valore della disclosure non finanziaria nel settore pubblico, con un occhio particolare al contesto sanitario. Dall’altro, aspira a fornire un modello operativo che possa essere replicato, almeno in parte, da altri enti impegnati nella redazione dei propri documenti programmatori.
In un periodo storico in cui la fiducia nelle istituzioni pubbliche non può più essere data per scontata, la trasparenza assume un ruolo sempre più strategico. Il PIAO, pur con tutte le sue complessità, rappresenta un’opportunità per rafforzare quella fiducia attraverso una comunicazione più comprensibile, completa e integrata.
Tuttavia, parlare di disclosure oggi non significa più limitarsi alla pubblicazione di dati economico-finanziari. Si richiede una comunicazione più articolata, che includa obiettivi strategici e operativi, risultati raggiunti, impatti sociali e ambientali e iniziative inerenti all’etica e alla prevenzione della corruzione. Questa dimensione più ampia della disclosure, spesso definita “non finanziaria”, assume un peso maggiore nel settore sanitario poiché quest’ultimo impatta concretamente sulla salute delle persone.
Tra gli strumenti introdotti più di recente per sostenere questo processo, rientra il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il PIAO nasce con l’intento di semplificare la programmazione nelle pubbliche amministrazioni, accorpando documenti esistenti e promuovendo una comunicazione più leggibile per i diversi portatori di interesse. Si tratta però di uno strumento ancora in fase di consolidamento, la cui applicazione presenta margini di miglioramento, soprattutto in contesti complessi come quello sanitario.
Questa tesi si propone di analizzare la qualità informativa dei PIAO redatti da due Aziende Ospedaliere Universitarie toscane: l’AOU di Pisa e l’AOU Careggi (Firenze). L’obiettivo è comprendere se e in che misura questi documenti riescano a comunicare in modo efficace i propri contenuti strategici. Per farlo, è stata elaborata una checklist, costruita durante il percorso di ricerca.
Il lavoro si articola in cinque capitoli. Il primo offre una panoramica teorica e normativa sulla disclosure pubblica, con particolare attenzione agli aspetti qualitativi. Nel secondo si approfondisce il ruolo del PIAO come strumento normativo e gestionale. Il terzo capitolo approfondisce i contenuti chiave che ne costituiscono l’ossatura concettuale: valore pubblico, performance e anticorruzione. Il quarto presenta l’applicazione concreta della checklist ai casi studio selezionati. Si evidenziano, con spirito critico, i principali punti di forza e le criticità rilevate, tenendo conto dei limiti oggettivi dell’analisi (ad esempio, la disponibilità non uniforme delle informazioni nei due documenti). Infine, il quinto capitolo propone un format orientativo per la costruzione del PIAO, ispirato ai criteri adottati nella valutazione. Questo strumento non ha la pretesa di essere definitivo, ma vuole offrire un contributo utile e adattabile per altre amministrazioni.
L’obiettivo generale della tesi è doppio. Da un lato, intende stimolare una riflessione sul valore della disclosure non finanziaria nel settore pubblico, con un occhio particolare al contesto sanitario. Dall’altro, aspira a fornire un modello operativo che possa essere replicato, almeno in parte, da altri enti impegnati nella redazione dei propri documenti programmatori.
In un periodo storico in cui la fiducia nelle istituzioni pubbliche non può più essere data per scontata, la trasparenza assume un ruolo sempre più strategico. Il PIAO, pur con tutte le sue complessità, rappresenta un’opportunità per rafforzare quella fiducia attraverso una comunicazione più comprensibile, completa e integrata.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
TESI_MAG...GALLI.pdf | 5.38 Mb |
Contatta l’autore |