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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06252025-084311


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ANTONAZZO, ALICE
URN
etd-06252025-084311
Titolo
Manifestazioni cutanee nella Sindrome di Sjogren: Analisi del burden soggettivo e correlazioni con Patient Reported Outcomes (PROs) e fenotipi clinico-immunologici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Baldini, Chiara
Parole chiave
  • burden soggettivo
  • cutanee
  • PROs
  • Sindrome
  • Sjogren
Data inizio appello
15/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2095
Riassunto
La sindrome di Sjögren primaria (pSS) è una malattia autoimmune cronica sistemica caratterizzata dall’infiltrazione linfocitaria delle ghiandole esocrine e dalla loro infiammazione e distruzione, oltre che da un ampio spettro di manifestazioni extraghiandolari. Tra queste, l’interessamento cutaneo rappresenta una delle componenti cliniche più frequenti, andando a interessare circa la metà dei pazienti, con un importante impatto e influenza sulla qualità della vita dei pazienti stessi. Le manifestazioni cutanee possono essere distinte in due sottogruppi: vasculitico (che comprende porpora e orticaria vasculitica) e non vasculitico (con xerosi cutanea e Lupus subacuto).
In questa tesi è stata analizzata una coorte di 171 pazienti con pSS, con l’obiettivo di approfondire la frequenza, il fenotipo e le correlazioni clinico-immunologiche delle manifestazioni cutanee. L’attenzione è stata rivolta sia all’impegno cutaneo oggettivo, valutato tramite il dominio cutaneo dell’ESSDAI, che alla percezione soggettiva dei sintomi cutanei, misurata con la Visual Analog Scale (VAS) cutanea.
L’analisi dei dati ha evidenziato che la percezione della secchezza cutanea è fortemente associata a sintomi soggettivi, come la secchezza vaginale, il dolore e la fatigue, mentre non si è riscontrata una correlazione significativa con i parametri oggettivi di attività sistemica della malattia. La regressione logistica ha mostrato che la VAS vaginale è il principale fattore predittivo della percezione di xerosi cutanea, con una VAS dolore, che pur correlata, non raggiungeva la significatività soggettiva.
Attraverso un’analisi cluster, basata sulle dimensioni dell’ESSPRI integrate dalle VAS cutanea e vaginale, sono stati identificati quattro sottogruppi di pazienti con profili clinici distinti. In particolare, due cluster hanno mostrato una percezione marcata di secchezza cutanea: il cluster “high burden”, e il cluster “dominant dryness”. Con le tavole di contingenza si è osservato come il primo cluster fosse più associato a elevati livelli di ansia, depressione e fibromialgia, mentre il secondo fosse caratterizzato da una maggiore positività anticorpale (Ro52, SSB), da una più elevata attività nei domini bioumorale, nervoso periferico, linfonodale e ghiandolare, e da un maggior uso di immunomodulanti. Questi risultati suggeriscono l’esistenza di almeno due sottotipi di secchezza cutanea nella pSS, uno con un substrato neuro-psicosomatico e uno con un substrato autoimmune sistemico.
Parallelamente, è stato approfondito lo studio delle manifestazioni cutanee vasculitiche e delle lesioni cutanee subacute. L’analisi delle tavole di contingenza ha mostrato che il fenotipo vasculitico cutaneo si associa a una maggiore attività sistemica, coinvolgendo domini come SNP, crioglobulinemia, danno renale, attività bioumorale e ghiandolare, confermando la natura sistemica e severa di questo fenotipo. Le manifestazioni cutanee subacute, pur presentando associazioni con alcuni parametri immunologici (ad esempio Ro52+, coinvolgimento linfonodale e sintomi costituzionali), mostrano un profilo clinico differente, più legato a un’attività autoimmune meno vasculitica.
Infine, lo studio ha evidenziato come il fenotipo vasculitico sia associato a un ESSDAI significativamente più elevato, mentre non sono state riscontrate associazioni significative con i disturbi psichiatrici come ansia e depressione, pur essendoci un trend verso una maggiore prevalenza di sintomi depressivi nel fenotipo subacuto.
In conclusione, questo lavoro conferma la complessità e l’eterogeneità dell’interessamento cutaneo nella sindrome di Sjögren primaria e come la valutazione integrata dell’impegno cutaneo soggettivo e oggettivo, insieme all’analisi delle manifestazioni vasculitiche e subacute, rappresenti un approccio fondamentale per una gestione più personalizzata e mirata di questa malattia.
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