Tesi etd-06252024-111856 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE TOMMASI, MARTINA
URN
etd-06252024-111856
Titolo
I sistemi di tariffazione dei servizi pubblici con particolare riferimento alla tariffa idrica
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Milazzo, Pietro
Parole chiave
- public utilities
- rate
- service of general economic interest
- servizio d'interesse economico generale
- servizio idrico integrato
- servizio pubblico
- tariffa
- tariffa idrica
- water service
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2094
Riassunto
A partire dai primi anni dello scorso secolo l’industrializzazione e l’urbanizzazione fanno esplodere la domanda per i servizi essenziali come la distribuzione dell’acqua, dell’energia elettrica, del gas, l’illuminazione pubblica, trasporto pubblico locale e raccolta dei rifiuti.
I servizi essenziali, che oggi sono definiti servizi pubblici, hanno rappresentato nel corso della storia e rappresentano ancora oggi un punto di grande interesse nell’ordinamento legislativo italiano.
La normativa non è mai riuscita a dare una definizione chiara e univoca del termine “servizio pubblico”.
L’ordinamento comunitario, invece, ha coniato il termine di “servizio d’ interesse generale”, la cui descrizione si avvicina alle differenti definizioni che nel corso degli anni sono state usate per il servizio pubblico.
Lo scopo di questo elaborato è un’analisi generale sui servizi pubblici e sulla loro tariffazione sarà esaminato, poi, in maniera più approfondita il Sistema Idrico Integrato e la sua tariffazione.
Da sempre l’acqua rappresenta una risorsa fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi sul pianeta Terra.
Nel corso della storia, l’acqua è stata dapprima considerata come una risorsa infinita e per questo è stata sfruttata in ogni ambito. Solo nei tempi più recenti, in particolare nel secolo scorso, l’umanità si è resa conto che l’acqua è un bene che bisogna preservare per garantirne l’utilizzo equo e sostenibile alle generazioni presenti e a quelle future.
La consapevolezza dell’importanza dell’acqua ha generato la cognizione di doverla proteggere.
I Governi hanno quindi stabilito che bisogna considerare l’acqua come un bene economico e quindi regolamentarne l’utilizzo.
Nel corso degli anni si sono susseguiti continui cambiamenti normativi in tal senso.
La regolamentazione del Servizio Idrico Integrato comincia in Italia con la “legge Giolitti” nel 1903.
Per anni la regolamentazione del servizio non ha subito variazioni, solo a partire dagli anni Novanta dello scorso secolo, i Governi hanno capito l’importanza di regolare il servizio idrico a livello nazionale e quindi di eliminare le frammentazioni che fin a quel punto lo avevano caratterizzato.
La normativa europea ha avuto un’importante influenza sulla determinazione del servizio idrico integrato, con lo scopo di sviluppare una normativa comunitaria unitaria, a partire dalla Direttiva Quadro Acque che all'articolo 1 definisce questa risorsa unica e irripetibile.
Molte sono le norme dell’ordinamento italiano che hanno influito sulla regolamentazione del servizio idrico. In particolare, nel 1994 la cd “Legge Galli” grazie alla quale è avvenuto un primo passo nella limitazione della frammentazione della gestione dei servizi idrici. Nel 2006 il decreto legislativo n.152 ha apportato modifiche alla precedente legislazione e ha recepito nell’ordinamento italiano la Direttiva europea.
Nel 2011 e nel 2014 sono stati emanati rispettivamente i decreti-legge cd “Salva Italia” e “Sblocca Italia” che hanno apportato modifiche che riguardano la regolazione e l’affidamento della gestione del servizio.
In particolare, l’elaborato propone un’analisi dettagliata sulla regolamentazione tariffaria del servizio idrico integrato e su come la tariffa sia stata modificata nel corso degli anni.
L’analisi della tariffazione inizia con l’introduzione del “Metodo Tariffario Normalizzato” disciplinato dal Decreto Ministeriale del 1° agosto 1996 in vigore fino al 2011, anno del Referendum popolare abrogativo che ha apportato cambiamenti nel calcolo della tariffa idrica.
A partire dal 2011 si sono susseguiti numerosi metodi per il calcolo della tariffa, a partire dal “Metodo Tariffario Transitorio” (MTT) e successivamente il “Metodo Tariffario Idrico” (MTI).
Sono seguiti il “Metodo Tariffario Idrico 2” (MTI-2) valido per il quadriennio 2016/2019, il “Metodo Tariffario Idrico 3” (MTI-3) per il quadriennio 2020/2023 e infine il “Metodo Tariffario Idrico 4” (MTI-4) valido per il sessennio 2024/2029.
I servizi essenziali, che oggi sono definiti servizi pubblici, hanno rappresentato nel corso della storia e rappresentano ancora oggi un punto di grande interesse nell’ordinamento legislativo italiano.
La normativa non è mai riuscita a dare una definizione chiara e univoca del termine “servizio pubblico”.
L’ordinamento comunitario, invece, ha coniato il termine di “servizio d’ interesse generale”, la cui descrizione si avvicina alle differenti definizioni che nel corso degli anni sono state usate per il servizio pubblico.
Lo scopo di questo elaborato è un’analisi generale sui servizi pubblici e sulla loro tariffazione sarà esaminato, poi, in maniera più approfondita il Sistema Idrico Integrato e la sua tariffazione.
Da sempre l’acqua rappresenta una risorsa fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi sul pianeta Terra.
Nel corso della storia, l’acqua è stata dapprima considerata come una risorsa infinita e per questo è stata sfruttata in ogni ambito. Solo nei tempi più recenti, in particolare nel secolo scorso, l’umanità si è resa conto che l’acqua è un bene che bisogna preservare per garantirne l’utilizzo equo e sostenibile alle generazioni presenti e a quelle future.
La consapevolezza dell’importanza dell’acqua ha generato la cognizione di doverla proteggere.
I Governi hanno quindi stabilito che bisogna considerare l’acqua come un bene economico e quindi regolamentarne l’utilizzo.
Nel corso degli anni si sono susseguiti continui cambiamenti normativi in tal senso.
La regolamentazione del Servizio Idrico Integrato comincia in Italia con la “legge Giolitti” nel 1903.
Per anni la regolamentazione del servizio non ha subito variazioni, solo a partire dagli anni Novanta dello scorso secolo, i Governi hanno capito l’importanza di regolare il servizio idrico a livello nazionale e quindi di eliminare le frammentazioni che fin a quel punto lo avevano caratterizzato.
La normativa europea ha avuto un’importante influenza sulla determinazione del servizio idrico integrato, con lo scopo di sviluppare una normativa comunitaria unitaria, a partire dalla Direttiva Quadro Acque che all'articolo 1 definisce questa risorsa unica e irripetibile.
Molte sono le norme dell’ordinamento italiano che hanno influito sulla regolamentazione del servizio idrico. In particolare, nel 1994 la cd “Legge Galli” grazie alla quale è avvenuto un primo passo nella limitazione della frammentazione della gestione dei servizi idrici. Nel 2006 il decreto legislativo n.152 ha apportato modifiche alla precedente legislazione e ha recepito nell’ordinamento italiano la Direttiva europea.
Nel 2011 e nel 2014 sono stati emanati rispettivamente i decreti-legge cd “Salva Italia” e “Sblocca Italia” che hanno apportato modifiche che riguardano la regolazione e l’affidamento della gestione del servizio.
In particolare, l’elaborato propone un’analisi dettagliata sulla regolamentazione tariffaria del servizio idrico integrato e su come la tariffa sia stata modificata nel corso degli anni.
L’analisi della tariffazione inizia con l’introduzione del “Metodo Tariffario Normalizzato” disciplinato dal Decreto Ministeriale del 1° agosto 1996 in vigore fino al 2011, anno del Referendum popolare abrogativo che ha apportato cambiamenti nel calcolo della tariffa idrica.
A partire dal 2011 si sono susseguiti numerosi metodi per il calcolo della tariffa, a partire dal “Metodo Tariffario Transitorio” (MTT) e successivamente il “Metodo Tariffario Idrico” (MTI).
Sono seguiti il “Metodo Tariffario Idrico 2” (MTI-2) valido per il quadriennio 2016/2019, il “Metodo Tariffario Idrico 3” (MTI-3) per il quadriennio 2020/2023 e infine il “Metodo Tariffario Idrico 4” (MTI-4) valido per il sessennio 2024/2029.
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