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La tradizione testuale del libro di Esther si caratterizza per le numerose e consistenti differenze che intercorrono tra i testimoni del testo. Accanto al Testo Masoretico, unico esemplare della tradizione semitica pervenuto, si collocano numerose versioni greche e latine che, pur presentandosi come testi autonomi e tra loro indipendenti, sembrano tutte riconducibili a un testo di base comune. L'individuazione del prototesto ebraico che costituì il modello delle prime traduzioni greche è condotta attraverso il confronto intertestuale delle versioni pervenute. La ricerca prenderà in particolare considerazione il testo greco A e la Vetus Latina ossia quei testi che sono ritenuti i testimoni della più antica fase redazionale del testo. Attraverso l'analisi delle concordanze lessicali, sintattiche e contenutistiche si cercherà di definire l'aspetto del testo ebraico consonantico che costituì la base delle prime traduzioni greche e che nel tempo, assumerà la forma del testo tiberiense.