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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06252015-130918


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROGGERONE, VALENTINA
URN
etd-06252015-130918
Titolo
Human Adenovirus come indicatore di contaminazione biologica in matrici idriche
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Verani, Marco
Parole chiave
  • contaminazione biologica
  • fiume
  • Human Adenovirus
  • liquame
  • mare
  • matrici idriche
Data inizio appello
20/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In Italia la normativa vigente non prevede virus come indicatori di contaminazione biologica. Nello specifico per le acque reflue, in uscita dall’impianto di recupero, gli unici indicatori presi in considerazione sono E. Coli e Salmonella (Allegato D.M. 185/03). Mentre per le acque di balneazione sono E. Coli ed Enterococchi (2006/7/CE), così come per le acque destinate al consumo umano (D.lgs. n. 31/2001). Per aerosol e superfici non vi sono normative a riguardo. Numerosi studi hanno però fatto emergere che la presenza di questi indicatori non è esaustiva per predire la contaminazione biologica delle matrici idriche in esame. Se da un lato sono in grado di rivelare una contaminazione e quindi un rischio per la salute, dall’altro non sono parametri correlabili con la presenza di virus e protozoi. Infatti, laddove E. Coli ed Enterococchi sono assenti, possono essere presenti virus umani come Human Adenovirus, Rotavirus, Epatite A (HAV), Enterovirus, Norovirus GII. Tra questi Human Adenovirus risulta essere ritrovato con maggior frequenza nelle matrici. In studi effettuati su acqua di mare tale virus risulta presente nel 21% dei campioni in cui invece erano totalmente assenti E. Coli ed Enterococchi (patogeni indice suggeriti dalla normativa). Tale dato si è riscontrato anche nelle acque di fiume dove il 72% dei campioni, negativo per E. Coli ed Enterococchi, è per il 63% positivo per Human Adenovirus. Nelle acque trattate il 46% dei campioni che è negativo per E. Coli ed Enterococchi è invece positivo invece per il 57% a Human Adenovirus. Questo lavoro si è concentrato appunto su Human Adenovirus, un virus della famiglia di Adenoviridae, genere Mastadenovirus, che conta 51 diversi sierotipi in grado di infettare l’uomo, divisi in 6 sottogeneri ( indicati con le lettere da A a F) e 51 sierotipi ( indicati con i numeri). E’ un virus a doppio filamento di DNA, formato da un capside icosaedrico privo di envelope e con un diametro di circa 35-40 nm. La trasmissione del virus avviene per via oro-fecale e respiratoria, mediante secrezioni respiratorie e oculari. Si localizza a livello di del tratto respiratorio, intestinale e della congiuntiva provocando molte patologie come: gastroenteriti, congiuntiviti, patologie respiratorie e infezioni del tratto urinario. E’ eliminato all’esterno mediante feci, urina, secrezioni oro-faringee e liquido congiuntivale. Lo scopo di questo lavoro è proporre Human Adenovirus come patogeno indice di contaminazione biologica in differenti matrici idriche da affiancare agli indicatori tradizionali. Tale scelta deriva dal fatto che Human Adenovirus è ubiquitario, ha elevata resistenza ambientale e ai trattamenti di disinfezione chimico-fisici. Inoltre ha elevata specificità per l’ospite umano il quale rilascia nell’ambiente un’alta concentrazione di particelle virali anche dopo molto tempo dall’infezione. Sono stati analizzati campioni di liquame in entrata e uscita dal depuratore, acqua sperimentalmente trattata, acqua di mare e acqua di fiume. I campioni successivamente sono stati esaminati con procedure standardizzate in house per passare poi all’analisi molecolare mediante la qPCR (Real Time PCR) con protocollo specifico per Human Adenovirus. Nella maggior parte dei campioni analizzati si è riscontrata la presenza del genoma di Human Adenovirus a concentrazioni variabili (liquame in entrata(1,7 x 1010 ± 7,9) e uscita dal depuratore(4,7 x 108 ± 11), acqua sperimentalmente trattata(1,6 x 102 ± 31), acqua di mare(9,3 x 103 ± 2,4) e acqua di fiume(8,5 x 102 ± 27), confermando la sua diffusione ubiquitaria nell’ambiente. I risultati ottenuti con questo lavoro concordano con quelli di precedenti monitoraggi confermano che Human Adenovirus potrebbe essere un ottimo candidato come indicatore di contaminazione biologica da affiancare a quelli tradizionali, per diverse matrici idriche, grazie anche alla facilità con cui, tramite qPCR, si può rilevare e quantificare la sua presenza.
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