• pirazolopirimidine
• proteine chinasi

I tumori tiroidei sono tra i tumori più frequenti del sistema endocrino. Sebbene la maggior parte di essi crescano lentamente e siano facilmente curabili mediante resezione chirurgica e terapia radiometabolica con I131, tuttavia nel 20-40% dei pazienti si verificano recidive oppure si ha una perdita di differenziazione accompagnata da una crescita tumorale più aggressiva. Tutto ciò rende il tumore più resistente alle terapie tradizionali. Si rendono dunque necessari nuovi approcci terapeutici. Poichè la maggior parte dei tumori tiroidei sono associabili alla conversione oncogenica di recettori tirosin chinasici tra cui il gene RET, inibire la cascata di segnali mediata da RET o bloccare i recettori per i fattori di crescita EGFR e VEGFR coinvolti nella crescita e proliferazione cellulare sembra essere un'opzione terapeutica attraente per il trattamento del tumore tiroideo. La mia attenzione si è rivolta in particolare alla sintesi di derivati eterociclici a nucleo pirazolopirimidinico variamente sostituiti e alla successiva valutazione dell'attività biologica.