Tesi etd-06242025-114733 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PULITI, ELIA
URN
etd-06242025-114733
Titolo
Monitoraggio dello stress salino in vigneto mediante telerilevamento da drone e sensori di prossimità
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Caruso, Giovanni
correlatore Prof. Cotrozzi, Lorenzo
correlatore Prof. Cotrozzi, Lorenzo
Parole chiave
- cambiamenti climatici
- climate changes
- drone
- innovation
- innovazione
- Merlot
- precision viticulture
- proximal sensing
- remote sensing
- salt stress
- sostenibilità
- stress idrico
- stress salino
- UAV
- viticoltura di precisione
- water stress
Data inizio appello
14/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/07/2095
Riassunto
In un contesto di crescente scarsità idrica e qualità subottimale delle risorse idriche, la viticoltura mediterranea deve adattarsi attraverso tecniche sostenibili. La tesi ha valutato l’effetto combinato di regimi irrigui con acqua leggermente salina e differenti tipologie di suolo sulla fisiologia, vigoria, produttività e qualità dell’uva Merlot. Contestualmente, è stato analizzato il potenziale di tecnologie di monitoraggio standard, prossimali e da remoto per l’identificazione dello stress idrico-salino e la gestione di precisione dell’irrigazione in vigneto.
La prova è stata condotta in un vigneto di Merlot (Suvereto, LI), suddiviso in due zone identificate tramite mappatura della conducibilità elettrica apparente (ECa) con sensore EMI. Le zone, caratterizzate da differente tessitura e drenaggio, hanno ricevuto quattro tesi irrigue: piena irrigazione, deficit con turno breve o lungo e una tesi in asciutto. Sono stati monitorati parametri fisiologici (gs, CWSI), vegetativi (NDVI, SPAD, volume chioma da drone, LAI), produttivi (resa, peso grappolo) ed enologici (Brix, pH, acidità). Le misure sono state analizzate in relazione al regime irriguo e alla zona pedologica per evidenziare differenze nella risposta idrico-salina e valutare l’efficacia delle tecniche di monitoraggio.
La Zona A, più profonda e drenante, ha favorito maggiore vigoria e produttività, ma anche una maggiore suscettibilità allo stress idrico. Al contrario, la Zona B, con suolo più fine e umido, ha mostrato gs più alta, CWSI più basso e una migliore efficienza idrica nei trattamenti deficitari, ma minore espansione vegetativa e rese inferiori, suggerendo un possibile effetto limitante da salinità. Le differenze sono state evidenziate anche a livello qualitativo (rapporto buccia/polpa, acidità). Le tecnologie impiegate, inclusi CWSI da drone e NDVI di prossimità, si sono dimostrate strumenti affidabili per distinguere tra stress idrico acuto e condizioni limitanti croniche. L’approccio integrato ha permesso di delineare strategie di irrigazione di precisione adattate alla variabilità pedologica e alla qualità dell’acqua.
In a context of increasing water scarcity and suboptimal water quality, Mediterranean viticulture must adapt through sustainable techniques. This thesis evaluated the combined effect of irrigation regimes with slightly saline water and different soil types on the physiology, vigor, productivity, and grape quality of Merlot. At the same time, the potential of standard, proximal, and remote monitoring technologies was analyzed for identifying water-salinity stress and for the precision management of vineyard irrigation.
The trial was conducted in a Merlot vineyard (Suvereto, LI), divided into two zones identified by apparent electrical conductivity (ECa) mapping using an EMI sensor. The zones, characterized by different soil textures and drainage, received four irrigation treatments: full irrigation, deficit with short or long interval, and a rainfed control. Physiological parameters (gs, CWSI), vegetative parameters (NDVI, SPAD, canopy volume from drone, LAI), productive (yield, cluster weight), and oenological traits (Brix, pH, acidity) were monitored. The measurements were analyzed in relation to irrigation regime and soil zone to highlight differences in water-salinity response and to assess the effectiveness of the monitoring techniques.
Zone A, deeper and more draining, favored greater vigor and productivity but also showed higher susceptibility to water stress. Conversely, Zone B, with finer and moister soil, showed higher gs, lower CWSI, and better water use efficiency under deficit treatments, but lower vegetative expansion and yields, suggesting a possible limiting effect of salinity. Differences were also observed in qualitative traits (skin/pulp ratio, acidity). The technologies used, including drone-based CWSI and proximal NDVI, proved to be reliable tools for distinguishing between acute water stress and chronic limiting conditions. The integrated approach allowed for the development of precision irrigation strategies tailored to soil variability and water quality.
La prova è stata condotta in un vigneto di Merlot (Suvereto, LI), suddiviso in due zone identificate tramite mappatura della conducibilità elettrica apparente (ECa) con sensore EMI. Le zone, caratterizzate da differente tessitura e drenaggio, hanno ricevuto quattro tesi irrigue: piena irrigazione, deficit con turno breve o lungo e una tesi in asciutto. Sono stati monitorati parametri fisiologici (gs, CWSI), vegetativi (NDVI, SPAD, volume chioma da drone, LAI), produttivi (resa, peso grappolo) ed enologici (Brix, pH, acidità). Le misure sono state analizzate in relazione al regime irriguo e alla zona pedologica per evidenziare differenze nella risposta idrico-salina e valutare l’efficacia delle tecniche di monitoraggio.
La Zona A, più profonda e drenante, ha favorito maggiore vigoria e produttività, ma anche una maggiore suscettibilità allo stress idrico. Al contrario, la Zona B, con suolo più fine e umido, ha mostrato gs più alta, CWSI più basso e una migliore efficienza idrica nei trattamenti deficitari, ma minore espansione vegetativa e rese inferiori, suggerendo un possibile effetto limitante da salinità. Le differenze sono state evidenziate anche a livello qualitativo (rapporto buccia/polpa, acidità). Le tecnologie impiegate, inclusi CWSI da drone e NDVI di prossimità, si sono dimostrate strumenti affidabili per distinguere tra stress idrico acuto e condizioni limitanti croniche. L’approccio integrato ha permesso di delineare strategie di irrigazione di precisione adattate alla variabilità pedologica e alla qualità dell’acqua.
In a context of increasing water scarcity and suboptimal water quality, Mediterranean viticulture must adapt through sustainable techniques. This thesis evaluated the combined effect of irrigation regimes with slightly saline water and different soil types on the physiology, vigor, productivity, and grape quality of Merlot. At the same time, the potential of standard, proximal, and remote monitoring technologies was analyzed for identifying water-salinity stress and for the precision management of vineyard irrigation.
The trial was conducted in a Merlot vineyard (Suvereto, LI), divided into two zones identified by apparent electrical conductivity (ECa) mapping using an EMI sensor. The zones, characterized by different soil textures and drainage, received four irrigation treatments: full irrigation, deficit with short or long interval, and a rainfed control. Physiological parameters (gs, CWSI), vegetative parameters (NDVI, SPAD, canopy volume from drone, LAI), productive (yield, cluster weight), and oenological traits (Brix, pH, acidity) were monitored. The measurements were analyzed in relation to irrigation regime and soil zone to highlight differences in water-salinity response and to assess the effectiveness of the monitoring techniques.
Zone A, deeper and more draining, favored greater vigor and productivity but also showed higher susceptibility to water stress. Conversely, Zone B, with finer and moister soil, showed higher gs, lower CWSI, and better water use efficiency under deficit treatments, but lower vegetative expansion and yields, suggesting a possible limiting effect of salinity. Differences were also observed in qualitative traits (skin/pulp ratio, acidity). The technologies used, including drone-based CWSI and proximal NDVI, proved to be reliable tools for distinguishing between acute water stress and chronic limiting conditions. The integrated approach allowed for the development of precision irrigation strategies tailored to soil variability and water quality.
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