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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06242024-102923


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CORGIOLU, MARIA CHIARA
URN
etd-06242024-102923
Titolo
Il negazionismo e le sue armi: il caso di HIV/AIDS in Sudafrica
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Prof. Manfredi, Pietro
Parole chiave
  • diffusione
  • HIV/AIDS
  • modelli epidemiologici
  • negazionismo
  • prevenzione
  • Sudafrica
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2094
Riassunto
Il negazionismo è un fenomeno che può avere gravi conseguenze a livello sociale e sanitario, dirottando spesso quelle che sono le scelte politiche ed economiche di un Paese. L’esempio più calzante, che racchiude forse tutti quelli che sono gli effetti negativi che il negazionismo può portare, è quello della negazione di una correlazione tra HIV ed AIDS che ha interessato particolarmente il Sudafrica nei primi anni del nuovo millennio. Si parla infatti di un evento ampiamente discusso in letteratura, che ha portato all’epidemia di AIDS più grave e duratura del pianeta. Ovviamente, gli effetti negativi che questa corrente di pensiero ha prodotto sono molti, ma umanamente parlando ciò che risulta particolarmente allarmante è la quantità di vite umane che potevano essere risparmiate affidandosi alla scienza e alla medicina.
Riflettiamo, infatti, su quanto sia potente la comunicazione e la diffusione di idee, pensieri o argomentazioni, soprattutto quando emanata da fonti istituzionali, e quindi ritenute generalmente affidabili. Il potere della diffusione mediatica (o per passaparola) è così forte da vincere anche contro la vita di un individuo, che dovrebbe invece essere una priorità in confronto ad un’idea così discordante con la comunità scientifica da sembrare quasi più una presa di posizione di principio, un capriccio di uno scienziato che non ha mai accettato l’idea di poter aver commesso un errore. L’obiettivo di questa tesi, tuttavia, non è quello di “puntare il dito” ed assegnare delle colpe per delle scelte che ormai sono state prese, bensì quello di capire quali conseguenze hanno portato le scelte del governo negazionista e come queste si ripercuotono ancora oggi a distanza di anni.
Tramite l’ausilio di modelli epidemiologici si va ad analizzare la dinamica dell’epidemia di HIV/AIDS in Sudafrica, dimostrando come un’adeguata comunicazione dell’informazione possa avere buoni risultati nella gestione di un’epidemia e come tali sforzi siano stati vanificati durante l’epoca negazionista, che al posto di soggetti consapevoli e inconsapevoli dei rischi della malattia ha generato favorevoli o contrari ad un dato scientifico, tralasciando l’obiettivo principale: ridurre il numero di nuove infezioni e migliorare la qualità della vita delle persone affette.

Denialism is a phenomenon that can have serious social and health consequences, often hijacking what are the political and economic choices of a country. The most fitting example, which perhaps includes all the negative effects that denialism can bring, is the denial of a correlation between HIV and AIDS, which particularly affected South Africa in the early years of the new millennium. It is in fact a widely discussed event in the literature, which led to the most serious and lasting AIDS epidemic on the planet. Of course, the negative effects that this current of thought has produced are many, but humanly speaking what is particularly alarming is the amount of human lives that could be spared by relying on science and medicine.
We reflect, in fact, on how powerful is the communication and dissemination of ideas, thoughts or arguments, especially when emanating from institutional sources, and therefore generally considered reliable. The power of media diffusion (or by word of mouth) is so strong that it can even win against the life of an individual, which should instead be a priority compared to an idea so at odds with the scientific community that it seems almost more like a principled stance, a whim of a scientist who has never accepted the idea that he may have made a mistake. The aim of this thesis, however, is not to “point the finger” and assign blame for the choices that have already been made, but to understand the consequences of the choices of the denialist government and how they are still repercussions today, years later.
Epidemiological models are used to analyse the dynamics of the HIV/AIDS epidemic in South Africa, demonstrating how good information communication can be successful in managing an epidemic and how these efforts have been frustrated during the age of denial, which instead of those who are aware and unaware of the risks of the disease, generated those who support or oppose scientific data, neglecting the main objective of reducing the number of new infections and improving the quality of life of people affected by HIV/AIDS.
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