Tesi etd-06242022-010301 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ZAZZU, VERONICA
URN
etd-06242022-010301
Titolo
SALARIO MINIMO LEGALE: POSSIBILE MEZZO DI AFFERMAZIONE DEL PRINCIPIO DI GIUSTA RETRIBUZIONE
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Mortillaro, Giuseppina
Parole chiave
- art. 36 Costituzione
- crisi della contrattazione collettiva
- giusta retribuzione
- in-work poverty
- legal minimum wage
- povertà lavorativa
- salario minimo legale
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2025
Riassunto
La presente tesi si concentra sulla tematica dei minimi salariali, in quanto attuale oggetto di dibattito dell'economia e della politica nazionale. Il dibattito, acutizzato principalmente dalla crisi del mercato del lavoro che negli ultimi anni ha travolto l'economia italiana, si è intensificato soprattutto a causa dell’emergenza sociale della povertà lavorativa.
Il fenomeno della povertà lavorativa, noto anche con il termine anglosassone in-work poverty, identifica la categoria di tutti quei lavoratori che, nonostante un impiego, percepiscono un salario inadeguato che, in quanto tale, non permette né al lavoratore né alla propria famiglia di assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Il che, evidentemente, appare in netto contrasto con l’assunto dell’art. 36 comma 1 della Costituzione.
Da qui, dunque, l’esigenza di prevedere, nel nostro ordinamento, una disciplina legale di fissazione di minimi salariali. Ciò in considerazione anche del fatto che la contrattazione collettiva non è più in grado di svolgere la funzione di autorità salariale.
Il fenomeno della povertà lavorativa, noto anche con il termine anglosassone in-work poverty, identifica la categoria di tutti quei lavoratori che, nonostante un impiego, percepiscono un salario inadeguato che, in quanto tale, non permette né al lavoratore né alla propria famiglia di assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Il che, evidentemente, appare in netto contrasto con l’assunto dell’art. 36 comma 1 della Costituzione.
Da qui, dunque, l’esigenza di prevedere, nel nostro ordinamento, una disciplina legale di fissazione di minimi salariali. Ciò in considerazione anche del fatto che la contrattazione collettiva non è più in grado di svolgere la funzione di autorità salariale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |