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La sostenibilità e l’accesso a nuovi paradigmi di crescita rappresentano delle sfide globali che interessano una vasta platea di attori economici e istituzionali. All’interno di qualsiasi settore cresce l’importanza attribuita allo sviluppo sostenibile e i consumatori, dal canto loro, esercitano pressioni esprimendo preferenze sempre più orientate verso prodotti e servizi che tengano conto del benessere dell’ecosistema e della sua conservazione. Il settore agroalimentare per sua natura impatta in maniera decisiva sul pianeta, per questo il dibattito che lo vede protagonista è uno tra più vivaci e attivi.
Il lavoro si focalizza con particolare attenzione sul comparto agroalimentare nazionale, analizzando le caratteristiche peculiari delle microimprese che compongono il nostro tessuto produttivo e gli strumenti di cui dispongono, per evidenziarne poi le criticità in sede di controllo di gestione e contabilità dei costi.
Il caso studio in esame è un esempio calzante di come croniche deficienze nei sistemi informativi delle microimprese possano ostacolare un’adeguata comprensione dei costi e un corretto calcolo del costo di prodotto, ma anche di come la caratteristica della micro dimensione inneschi e faciliti virtuosi percorsi di sostenibilità e circolarità all’interno delle realtà locali, dando nuovo impulso alla valorizzazione del territorio.
Dopo aver tracciato infatti il percorso che conduce alla determinazione del costo di prodotto l’analisi si concentra sui nuovi paradigmi di crescita in risposta all’ormai obsoleto modello della crescita lineare, e sugli strumenti di controllo di gestione che supportano e indirizzano le aziende che decidono di traghettarsi verso nuovi modelli di sviluppo sostenibile.