logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06232020-104732


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VANNOZZI, BENEDETTA
URN
etd-06232020-104732
Titolo
Analisi Narrativa delle storie di pazienti con Anoressia Nervosa: Master Narrative e costruzione dell'identità.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Miniati, Mario
Parole chiave
  • Anoressia Nervosa
  • Anorexia Nervosa
  • Construction of Narrative Identity
  • Master Narrative
  • Medicina Narrativa
  • Narrative-Based Medicine
Data inizio appello
22/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Background - L’Anoressia Nervosa (AN) è un Disturbo della Nutrizione e Alimentazione diffuso in particolare nel genere femminile ma in crescita epidemiologica anche nel genere maschile. La ricerca quantitativa ha esplorato l’eziologia, le caratteristiche cliniche, le tipologie di trattamento e gli esiti prognostici di questo disturbo. La Medicina Narrativa (Narrative-Based Medicine, NBM), come strumento di ricerca qualitativa, integra il modello medico tradizionale basato sull’evidenza (Evidence-Based Medicine, EBM), con la valutazione sistematica del materiale autobiografico, attraverso gli occhi di coloro che ‘vivono e convivono’ con AN. Secondo la NBM, l’identità personale può essere influenzata e in parte ‘modificata’ dall’esperienza di malattia. La costruzione dell’identità è un processo che si espande durante il corso dell’intera esistenza, ma durante l’adolescenza e la prima età adulta richiede un’attenzione speciale. Compito della NBM è analizzare e comprendere l’articolazione del senso di ‘continuità personale’ attraverso il passato, il presente e il futuro.
Scopo dello studio - Descrivere la presenza di temi ricorrenti riguardo la costruzione narrativa dell’identità, attraverso racconti autobiografici di adolescenti e giovani donne che convivono con AN. L’attenzione è posta sia sull’esperienza di malattia sia sulla storia personale, con l’utilizzo di concetti specifici della NBM.
Materiale e Metodo - Il campione è costituito da 9 pazienti di genere femminile con AN. Sono state escluse le pazienti con AN in remissione clinica o con disturbi della Nutrizione e Alimentazione di altro tipo. Le partecipanti, al momento della raccolta dati, stavano seguendo una terapia di tipo riabilitativo-psicologico, sebbene fasi diverse del processo terapeutico. Sono state incluse nello studio partecipanti che presentavano il disturbo da non più di 10 anni e di età<25 anni, per rendere il campione omogeneo. Le informazioni sono state raccolte tramite audio-registrazione nel rispetto dei criteri di riservatezza comunemente adottati nella pratica clinica, a seguito della lettura della documentazione sulla privacy e della compilazione di un modulo apposito di consenso informato. L’analisi delle audio-registrazioni è stata supportata dall’ausilio di ATLAS.ti, un software per l’analisi di materiale qualitativo, secondo i princìpi della Groundend Theory. Sono state estratte dal materiale raccolto, tramite vari processi di codifica (open coding, axial coding, selective coding), nove categorie sovraordinate (e relative sotto-categorie): 1)’Relazioni familiari’; 2) ‘Rapporti con gli altri’; 3) ‘Attività scolastiche/sportive’; 4) ‘Affrontare i cambiamenti’; 5) ‘Bisogno di aiuto’; 6) ‘Emozioni’; 7) ‘Comportamento alimentare’; 8) ‘Inflessibilita’; 9) ‘Costruzione narrativa dell’identita’̀.
Risultati - Le categorie ‘relazioni familiari’,‘emozioni’,‘comportamento alimentare’ e ‘bisogno di aiuto’ sono rappresentate nelle storie dell’intero campione di partecipanti (9/9) e sono strettamente associate, anche per la presenza di sotto-categorie ricorrenti (senso di colpa verso i genitori o verso i fratelli/sorelle, sofferenza e l’inquietudine a causa di litigi e divorzio, rabbia e delusione scaturite dalla scarsa capacità dell’ambiente familiare di comprendere e soddisfare il bisogno d’aiuto delle ragazze, profonda paura e solitudine).
Le categorie ‘bisogno di aiuto’ e ‘comportamento alimentare’ hanno una relazione circolare, confermando l’ambiguità tipica di AN e caratterizzando il nucleo narrativo. Le categorie ‘rapporti con gli altri’,‘attività scolastiche/sportive’ e ‘affrontare i cambiamenti’ hanno la categoria ‘inflessibilita’ come comune denominatore, presente nella totalità del materiale autobiografico. Le sotto-categorie in esso contenute, ossia ‘controllo’,‘perfezionismo’ e ‘confronto/competitività’, permeano il modo di relazionarsi ai coetanei, il desiderio di conformarsi alle aspettative e la paura del giudizio degli altri, oltre agli altissimi standard autoimposti. L’influenza sulla categoria ‘affrontare i cambiamenti’ suggerisce l’utilizzo di strategie di coping rigide e mirate all’evitamento dei conflitti. La polarizzazione sul corpo e il controllo ossessivo dell’alimentazione rientrano in queste strategie disfunzionali, messe in atto in situazioni di stress, come i cambiamenti. La categoria sovraordinata ‘costruzione narrativa dell’identità’, contiene gli elementi narrativi che fanno riferimento alle sotto-categorie ‘master narratives’, ‘controstorie’, ‘oblio della causa di malattia’ e ‘i miei se’. ‘Master Narratives’ è rappresentata in 6 interviste su 9 (67%) e si riferisce ai miti dominanti presenti nel contesto familiare. La presenza di riferimenti a master narratives familiari nelle narrazioni delle partecipanti è direttamente correlata alla presenza di ‘oblio della causa di malattia’. Quest’ultima invece, è inversamente associata a ‘controstorie’, categoria presente solo nel 20% delle interviste. La categoria ‘i miei sé’ è presente nel 70% delle narrazioni. Quando è presente ‘controstorie’, il sé appare integrato e ri-narrato a fronte dell’esperienza di malattia. Nei restanti casi, l’identità può essere scissa (sè con l’anoressia, sé senza anoressia), riconosciuta solo in parte (accettare solo il sé con l’anoressia), oppure inglobata dalla master narrative familiare.
Conclusioni - Questo studio qualitativo conferma la presenza di alcuni aspetti tipici dell’AN descritti in letteratura, comprendenti sia le configurazioni familiari caratterizzate da bassa tolleranza ai conflitti e ai cambiamenti, rigidità, iper-protettività, scarsa definizione dei ruoli, ridotta coesione e scarsa comunicazione (anche e soprattutto emotiva), sia alcuni fattori individuali come il perfezionismo, la competitività, la tendenza al controllo. Elementi di novità emersi dalla ricerca riguardano le possibili influenze dei miti familiari dominanti sull’esordio dell’AN, e le possibili implicazioni cliniche della produzione di controstorie, parti fondamentali del processo di ricostruzione dell’identità a seguito della malattia, da considerare ‘momenti di guarigione narrativa’ (healing dramas). Ulteriori studi saranno necessari su campioni più ampi e con analisi statistiche di tipo quantitativo per esplorare la correlazione di questi elementi Narrative-Based con specifici aspetti clinici dell’Anoressia Nervosa.
File