Tesi etd-06222024-133027 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARDICCIONI, SABINE
URN
etd-06222024-133027
Titolo
Analisi del paziente obeso affetto da Sindrome da alimentazione notturna e diagnosi di insonnia cronica notturna
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Daniele, Simona
correlatore Dott.ssa Vita, Francesca
correlatore Dott.ssa Vita, Francesca
Parole chiave
- disturbo del comportamento alimentare
- eating disorder
- insomnia
- insonnia
- night eating syndrome
- obesità
- obesity
- sindrome da alimentazione notturna
Data inizio appello
10/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/07/2094
Riassunto
Questa tesi esplora la complessa interazione tra la Sindrome da Alimentazione Notturna (Night Eating Syndrome, NES), l'obesità e l'insonnia, con l'obiettivo di comprendere le dinamiche che collegano questi disturbi. Viene fornita una panoramica esaustiva sul sonno, descrivendone le diverse fasi e i vari disturbi associati, con un focus particolare sull'insonnia, evidenziando l'importanza del sonno per il benessere generale e come le sue alterazioni possano influenzare altri aspetti della salute.
Successivamente, l'analisi si concentra sull'obesità, discutendone l'epidemiologia, le modalità di classificazione, le cause e le conseguenze. Particolare attenzione è stata dedicata alle alterazioni ormonali, come quelle della leptina e della grelina, che giocano un ruolo cruciale nella regolazione dell'appetito e del peso corporeo.
Il lavoro si focalizza poi specificamente sulla sindrome da alimentazione notturna, un disturbo caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione notturna, e la sua relazione con l'insonnia. Viene valutata la possibile correlazione tra questi due disturbi, esplorando come l'insonnia possa contribuire alla NES e viceversa, e quali meccanismi fisiologici e psicologici possano essere coinvolti.
Per analizzare queste correlazioni, è stato sviluppato un questionario somministrato a 22 partecipanti con sintomi di sindrome dell'alimentazione notturna che ha permesso di rivelare pattern comuni e possibili legami tra NES, obesità e insonnia.
In particolare, i dati raccolti indicano una forte correlazione tra il disturbo da alimentazione notturna e uno stato di sovrappeso o obesità, che potrebbe essere collegato alla necessità compulsiva di mangiare durante la notte. Spesso, la scelta peculiare degli alimenti riflette un tentativo di soddisfare bisogni emotivi piuttosto che una reale necessità fisiologica, con una preferenza per cibi ricchi di zuccheri e grassi usati come "comfort food" per alleviare stress, ansia o altre emozioni negative. L’aumento del peso corporeo potrebbe essere correlato, inoltre, all’assenza di attività fisica che caratterizza la maggior parte dei partecipanti. Questa condizione potrebbe essere la conseguenza di un sonno non ristoratore che comporta stanchezza e mancanza di energie.
Inoltre, emerge che la maggior parte dei partecipanti ha una qualità del sonno compromessa, caratterizzata da irregolarità del sonno e difficoltà ad addormentarsi, in linea con quanto descritto in letteratura. Il diffuso utilizzo di dispositivi elettronici prima di coricarsi potrebbe, almeno in parte, interferire con l'insorgenza del sonno, alterando i ritmi circadiani.
In aggiunta, molti partecipanti riferiscono uno stato psicologico compromesso, con depressione e umore basso soprattutto alla sera, sottolineando come lo stato emotivo alterato segua lo stesso lasso temporale del consumo notturno. Questo evidenzia l'importanza di un intervento psicologico, poiché l'umore influisce significativamente sul sonno e sul comportamento alimentare, confermando che l’azione del mangiare non sia spinta, almeno in parte, dal senso di fame.
Questa ricerca, pur con alcune limitazioni, offre nuovi spunti per comprendere meglio le dinamiche interconnesse tra NES, obesità ed insonnia. Le evidenze suggeriscono la necessità di ulteriori studi per approfondire queste relazioni e sviluppare interventi mirati che possano migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da NES. In particolare, future ricerche potrebbero concentrarsi su strategie per la gestione del peso e del sonno, nonché su approcci psicologici per affrontare le componenti emotive legate alla NES.
This thesis explores the complex interaction between Night Eating Syndrome (NES), obesity and insomnia, with the aim of understanding the dynamics that connect these disorders. A comprehensive overview of sleep is provided, describing its different phases and the various associated disorders, with a particular focus on insomnia, highlighting the importance of sleep for the general well-being and how its alterations can affect other aspects of health.
Next, the analysis focuses on obesity, discussing its epidemiology, how it is classified, its causes and consequences. Particular attention has been paid to hormonal changes, such as those of leptin and ghrelin, which play a crucial role in the regulation of appetite and body weight.
The work then focuses specifically on night feeding syndrome, a disorder characterized by recurrent episodes of night feeding, and its relationship to insomnia. The possible correlation between these two disorders is assessed, exploring how insomnia can contribute to NES and vice versa, and what physiological and psychological mechanisms may be involved.
To analyze these correlations, a questionnaire was developed administered to 22 participants with symptoms of nocturnal eating syndrome that allowed to reveal common patterns and possible links between NES, obesity and insomnia.
In particular, the collected data indicate a strong correlation between night-time eating disorder and a state of overweight or obesity, which may be linked to the compulsive need to eat at night. Often, the peculiar choice of foods reflects an attempt to satisfy emotional needs rather than a real physiological need, with a preference for foods rich in sugar and fat used as "comfort food" to relieve stress, anxiety or other negative emotions. The increase in body weight could also be related to the lack of physical activity that characterizes most participants. This condition could be the consequence of a restless sleep that involves fatigue and lack of energy.
In addition, it emerges that most participants have impaired sleep quality, characterized by sleep irregularities and difficulty falling asleep, in line with what is described in the literature. The widespread use of electronic devices before bedtime may, at least in part, interfere with the onset of sleep, altering the circadian rhythms.
In addition, many participants report a compromised psychological state, with depression and low mood especially in the evening, emphasizing that the altered emotional state follows the same time frame as night consumption. This highlights the importance of a psychological intervention, since mood significantly affects sleep and eating behaviour, confirming that the action of eating is not driven, at least in part, by a sense of hunger.
This research, although with some limitations, offers new insights to better understand the dynamics interconnected between NES, obesity and insomnia. The evidence suggests the need for further studies to deepen these relationships and develop targeted interventions that can improve the quality of life of NES sufferers. In particular, future research could focus on strategies for weight management and sleep, as well as psychological approaches to address the emotional components related to the NES.
Successivamente, l'analisi si concentra sull'obesità, discutendone l'epidemiologia, le modalità di classificazione, le cause e le conseguenze. Particolare attenzione è stata dedicata alle alterazioni ormonali, come quelle della leptina e della grelina, che giocano un ruolo cruciale nella regolazione dell'appetito e del peso corporeo.
Il lavoro si focalizza poi specificamente sulla sindrome da alimentazione notturna, un disturbo caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione notturna, e la sua relazione con l'insonnia. Viene valutata la possibile correlazione tra questi due disturbi, esplorando come l'insonnia possa contribuire alla NES e viceversa, e quali meccanismi fisiologici e psicologici possano essere coinvolti.
Per analizzare queste correlazioni, è stato sviluppato un questionario somministrato a 22 partecipanti con sintomi di sindrome dell'alimentazione notturna che ha permesso di rivelare pattern comuni e possibili legami tra NES, obesità e insonnia.
In particolare, i dati raccolti indicano una forte correlazione tra il disturbo da alimentazione notturna e uno stato di sovrappeso o obesità, che potrebbe essere collegato alla necessità compulsiva di mangiare durante la notte. Spesso, la scelta peculiare degli alimenti riflette un tentativo di soddisfare bisogni emotivi piuttosto che una reale necessità fisiologica, con una preferenza per cibi ricchi di zuccheri e grassi usati come "comfort food" per alleviare stress, ansia o altre emozioni negative. L’aumento del peso corporeo potrebbe essere correlato, inoltre, all’assenza di attività fisica che caratterizza la maggior parte dei partecipanti. Questa condizione potrebbe essere la conseguenza di un sonno non ristoratore che comporta stanchezza e mancanza di energie.
Inoltre, emerge che la maggior parte dei partecipanti ha una qualità del sonno compromessa, caratterizzata da irregolarità del sonno e difficoltà ad addormentarsi, in linea con quanto descritto in letteratura. Il diffuso utilizzo di dispositivi elettronici prima di coricarsi potrebbe, almeno in parte, interferire con l'insorgenza del sonno, alterando i ritmi circadiani.
In aggiunta, molti partecipanti riferiscono uno stato psicologico compromesso, con depressione e umore basso soprattutto alla sera, sottolineando come lo stato emotivo alterato segua lo stesso lasso temporale del consumo notturno. Questo evidenzia l'importanza di un intervento psicologico, poiché l'umore influisce significativamente sul sonno e sul comportamento alimentare, confermando che l’azione del mangiare non sia spinta, almeno in parte, dal senso di fame.
Questa ricerca, pur con alcune limitazioni, offre nuovi spunti per comprendere meglio le dinamiche interconnesse tra NES, obesità ed insonnia. Le evidenze suggeriscono la necessità di ulteriori studi per approfondire queste relazioni e sviluppare interventi mirati che possano migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da NES. In particolare, future ricerche potrebbero concentrarsi su strategie per la gestione del peso e del sonno, nonché su approcci psicologici per affrontare le componenti emotive legate alla NES.
This thesis explores the complex interaction between Night Eating Syndrome (NES), obesity and insomnia, with the aim of understanding the dynamics that connect these disorders. A comprehensive overview of sleep is provided, describing its different phases and the various associated disorders, with a particular focus on insomnia, highlighting the importance of sleep for the general well-being and how its alterations can affect other aspects of health.
Next, the analysis focuses on obesity, discussing its epidemiology, how it is classified, its causes and consequences. Particular attention has been paid to hormonal changes, such as those of leptin and ghrelin, which play a crucial role in the regulation of appetite and body weight.
The work then focuses specifically on night feeding syndrome, a disorder characterized by recurrent episodes of night feeding, and its relationship to insomnia. The possible correlation between these two disorders is assessed, exploring how insomnia can contribute to NES and vice versa, and what physiological and psychological mechanisms may be involved.
To analyze these correlations, a questionnaire was developed administered to 22 participants with symptoms of nocturnal eating syndrome that allowed to reveal common patterns and possible links between NES, obesity and insomnia.
In particular, the collected data indicate a strong correlation between night-time eating disorder and a state of overweight or obesity, which may be linked to the compulsive need to eat at night. Often, the peculiar choice of foods reflects an attempt to satisfy emotional needs rather than a real physiological need, with a preference for foods rich in sugar and fat used as "comfort food" to relieve stress, anxiety or other negative emotions. The increase in body weight could also be related to the lack of physical activity that characterizes most participants. This condition could be the consequence of a restless sleep that involves fatigue and lack of energy.
In addition, it emerges that most participants have impaired sleep quality, characterized by sleep irregularities and difficulty falling asleep, in line with what is described in the literature. The widespread use of electronic devices before bedtime may, at least in part, interfere with the onset of sleep, altering the circadian rhythms.
In addition, many participants report a compromised psychological state, with depression and low mood especially in the evening, emphasizing that the altered emotional state follows the same time frame as night consumption. This highlights the importance of a psychological intervention, since mood significantly affects sleep and eating behaviour, confirming that the action of eating is not driven, at least in part, by a sense of hunger.
This research, although with some limitations, offers new insights to better understand the dynamics interconnected between NES, obesity and insomnia. The evidence suggests the need for further studies to deepen these relationships and develop targeted interventions that can improve the quality of life of NES sufferers. In particular, future research could focus on strategies for weight management and sleep, as well as psychological approaches to address the emotional components related to the NES.
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