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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212024-152514


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE BONIS, MARTA
URN
etd-06212024-152514
Titolo
Progettazione di un tetto verde con piante spontanee: studio della biodiversità e la sua performance idrologica
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Dott.ssa Puig Sirera, Angela
correlatore Dott.ssa Bretzel, Francesca
Parole chiave
  • benefici energetici e ambientali
  • biodiversità
  • caratteristiche vegetali
  • clima mediterraneo
  • curva di ritenzione idrica
  • habitat naturale
  • modello agroidrologico
  • performance idrologica
  • propagazione
  • substrato
  • tetti verdi
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tetti verdi sono habitat artificiali che forniscono una soluzione basata sulla natura alle sfide ambientali come il cambiamento climatico e l'isola di calore urbana.
La presente tesi ha lo scopo di studiare la performance idrologica e vegetativa di un tetto verde in ambiente mediterraneo, per fare ciò si propone la possibilità di utilizzare specie erbacee di una prateria arida situata sui Monti Pisani per la realizzazione di tetti verdi estensivi. Dopo aver selezionato un’area idonea e averne identificato l’habitat naturale più probabile, il 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea, sono stati raccolti i semi di 27 specie differenti su cui sono stati effettuati test di germinazione.
Il progetto consiste in due vasche, di 2m x 3m, con funzione di tetto verde estensivo, ovvero con spessore del substrato di circa 15 cm, da realizzare al CNR di Pisa.
Per fare l’analisi agroemtereologico del caso studio, sono stati utilizati i dati metereologici dal 2017 ad oggi dalla stazione metereologica del CNR di Pisa. Questa analisi serve ad avere un quadro più dettagliato riguardo alle condizioni di stress a cui potranno essere sottoposte le piante.
Le prove consisteranno in un controllo e un substrato con inoculi di microorganismi combinati per favorire lo sviluppo delle piante, prodotti da Filnova. All’interno dei cassoni si troveranno la stuoia protettiva e gli elementi drenanti e di accumulo idrico Rasenfix, il substrato di crescita sarà Vulcaflor light composto al 20% da lapillo, 80% pomice e una piccola quantità di torba bionda dove saranno piantate o seminate le piante.
La curva di ritenzione idrica del substrato di crescita è stata analizzata nel laboratorio AgroHydrological Sensing and Modeling dell’Università di Pisa, tramite lo strumento WP4C, mentre, il modello FAO56 è stato utilizzato per predire la performance dei tetti verdi in base alla loro capacità di ritenzione per l’acqua piovana e di mitigazione termica. Questo servirà per poter stabilire il comportamento idrologico del tetto verde confrontato anche con l’evapotraspirazione della copertura vegetale, in modo da poter valutare la performance del sistema.
Per avere un quadro chiaro di come evolverà il substrato e quali specie potrebbero andare a colonizzare la copertura vegetale nell’arco dei prossimi 10 anni è stato preso in esame il tetto verde sulla Biblioteca SMS a Pisa.
Su questo tetto è stata esaminata la vegetazione che lo ha colonizzato spontaneamente dal 2013 fino ad oggi, tramite censimenti mensili svolti in 5 punti e sempre nei medesimi punti sono stati prelevati dei campioni di substrato (Vulcaflor light) su cui sono stati caratterizzati pH, CE, CSC, C e N totale, per confronto con il substrato che sarà impiegato nel tetto sperimentale.
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