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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212022-193314


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUIDI, ALESSIA
URN
etd-06212022-193314
Titolo
I territori segreti di Eva: prospettive, sogni e incubi femminili nella letteratura anglo-americana. Uno studio su Herland di C.P. Gilman e Swastika Night di Katharine Burdekin
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Giovannelli, Laura
Parole chiave
  • feminist science fiction
  • women's studies
  • Charlotte Perkins Gilman
  • Herland
  • utopia femminista
  • Katharine Burdekin
  • Swastika Night
  • distopia critica
  • Letteratura utopico-distopica
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2025
Riassunto
Il viaggio intrapreso dal presente studio ripercorre le tappe dell'utopia, della distopia e della fantascienza anglo-americana in prospettiva femminile. Il percorso tracciato segue una prospettiva diacronica riguardante le principali autrici che hanno contribuito alla ‘costruzione’ di una letteratura al femminile, spesso costellata di voci poco comprese, menti intrappolate in logiche esterne perverse, identità frammentate e sovrastate da orribili forme di violenza. Al di là della rappresentazione della donna, anche la dimensione spaziale acquisisce un ruolo centrale all'interno della ricerca condotta, in quanto allegoria di una condizione esistenziale o di un mondo alternativo più o meno auspicabile. Se, dunque, alle porte dell’Eden si può toccare con mano la sostanza dei sogni e degli ideali coltivati dall’immaginario femminile in epoche differenti, sulla terra desolata al confine con l’incubo distopico si delinea la matrice delle varie configurazioni dell’annientamento fisico e psicologico della donna, nonché il carattere repressivo dei regimi totalitari.
Sul piano concreto, una rilettura di Herland (1915), l'utopia femminista di C.P. Gilman, e un'analisi dettagliata di Swastika Night (1937), la distopia antifascista di Katharine Burdekin, hanno permesso di cogliere i profondi significati simbolici e la forza del messaggio che contraddistinguono questi testi. In definitiva, è solo attraverso l'esplorazione dei mondi paralleli antitetici al nostro che possiamo scoprire il filo d’Arianna, una chiave interpretativa applicabile anche alla nostra realtà, perché in ciò che ci crea incertezza molte volte ritroviamo situazioni archetipiche con cui è impossibile non confrontarsi.
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