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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212017-183644


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
STAZZONI, LAURA
URN
etd-06212017-183644
Titolo
SEVERITÀ EMODINAMICA DELLA STENOSI ALL'iFR ED ISCHEMIA INDUCIBILE
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
correlatore Prof.ssa Petronio, Anna Sonia
Parole chiave
  • FFR
  • ischemia inducibile
  • severità emodinamica
  • stenosi all'iFR
  • test di imaging
Data inizio appello
10/07/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/07/2087
Riassunto
Nei pazienti con malattia coronarica il fattore più importante, sia per quanto riguarda la classe funzionale (sintomi) che la prognosi (outcome), è la presenza e l'estensione dell’ischemia miocardica inducibile. Le attuali linee guida affermano che il processo decisionale in merito alla rivascolarizzazione coronarica dovrebbe essere guidato dall’ischemia miocardica. Tuttavia, l'angiografia coronarica e gli stress test non invasivi molto spesso non forniscono informazioni sufficienti sulla presenza o la localizzazione di ischemia miocardica inducibile. La riserva frazionale di flusso (FFR) è un indice molto accurato e specifico per indicare se una particolare stenosi di un segmento coronarico può essere ritenuta responsabile o meno di ischemia, facilitando in tal modo la rivascolarizzazione coronarica in molti pazienti nel laboratorio di Emodinamica. E' stato dimostrato che procrastinare lo stenting in una stenosi FFR-negativa è sicuro ed è associato ad eccellente prognosi a lungo termine. Viceversa, è stato anche dimostrato che la rivascolarizzazione di stenosi FFR-positive è associato con una significativa riduzione dell’ischemia e ad un miglioramento degli outcomes.
Nel tentativo di superare le limitazioni legate all’uso dell’adenosina e di conseguenza della FFR, è stato introdotto nella pratica clinica l’Instantaneous wave-Free Ratio o Instant Flow Reserve (iFR).
L’iFR rappresenta una metodica invasiva per valutare la presenza di ischemia miocardica attraverso la misura del rapporto in fase diastolica tra la pressione distale ad una stenosi coronarica e la pressione aortica. Dall’analisi wave-intensity della curva di flusso coronarico ottenuta tramite una guida con sensore sia di pressione che Doppler di flusso è stato individuato un periodo del ciclo cardiaco durante l'ultima fase della diastole nel quale le resistenze coronariche appaiono costanti e minime (wave-free period) teoricamente, similmente all’FFR.
Recentemente sono stati condotti due studi multicentrici e randomizzati (DEFINE-FLAIR e SWEDEHEART iFR) che hanno dimostrato la non-inferiorità dell’iFR confrontata con FFR rispetto agli outcomes clinici.
Lo scopo del nostro studio è stato confrontare l'accuratezza diagnostica dell’iFR nella rilevazione di ischemia miocardica nei pazienti con malattia coronarica stabile (SCAD) o con sindrome coronarica acuta a basso rischio senza sopraslivellamento del segmento ST (UA/NSTEMI) che presentano dolore toracico, e/o alterazioni elettrocardiografiche indicative di ischemia e/o anomalie della cinesi regionale del ventricolo sinistro, e che siano stati sottoposti ad almeno un test di imaging non invasivo eseguito per la diagnosi di ischemia miocardica inducibile.
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