Thesis etd-06212016-155058 |
Link copiato negli appunti
Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
CONTE, DONATELLA
URN
etd-06212016-155058
Thesis title
Puntura durale accidentale in ostetricia: revisione della procedura di gestione e trattamento.
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
Supervisors
relatore Prof. Giunta, Francesco
relatore Dott. De Simone, Luigi
relatore Dott. De Simone, Luigi
Keywords
- ADP
- cefalea post-puntura durale
- PDPH
- Puntura durale accidentale
Graduation session start date
27/07/2016
Availability
Full
Summary
La cefalea da puntura durale accidentale (PDPH) rappresenta la complicanza più comune dell'analgesia epidurale durante il travaglio di parto e dell'anestesia combinata spinale-epidurale nella popolazione ostetrica.
La puntura durale accidentale (Accidental Dural Puncture, ADP) ha una frequenza variabile a seconda dei materiali impiegati e dell'esperienza dell'operatore, variando dallo 0,3 al 3%1-2. Nel caso di puntura durale accidentale, visto il grosso calibro degli aghi di Tuohy, la cefalea post-puntura durale (Post Dural Puncture Headache, PDPH) è pressoché inevitabile e in genere richiede un trattamento terapeutico. L'incidenza della PDPH dopo puntura con ago da epidurale è del 50-75%.
La PDPH può manifestarsi in qualunque momento entro 5 giorni dall'evento, è tipico che inizi a dare i primi sintomi quando la partoriente riprende la posizione seduta. La durata è variabile, da 2-3 giorni a una settimana o più, ma nella grande maggioranza dei casi regredisce entro 5 giorni se adeguatamente trattata. Il dolore è tipicamente esacerbato dai movimenti della testa e dall'assunzione della posizione eretta e si riduce in posizione sdraiata. L'esacerbazione della cefalea in posizione eretta è la conditio sine qua non per la diagnosi di PDPH. In assenza di cefalea posturale la diagnosi di PDPH deve essere messa in dubbio e devono essere escluse altre patologie intracraniche3.
Sfortunatamente l'evidenza scientifica che supporti la migliore strategia terapeutica per la gestione di questa complicanza è minima e limitata a pochi studi non randomizzati o case reports. Si è resa quindi necessaria una revisione della procedura di gestione e trattamento della puntura durale accidentale e della cefalea post-puntura durale nella popolazione ostetrica all'interno della SOD Anestesia e Rianimazione Materno-Infantile e Santa Chiara dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Obiettivo della presente tesi è descrivere l'esperienza di aggiornamento dei protocolli in uso tenendo conto delle più recenti acquisizioni a livello internazionale sul tema della puntura durale accidentale e della cefalea post-puntura durale. La realizzazione di una procedura di gestione unitaria si è resa necessaria per il miglioramento della qualità assistenziale. Tale attività si inserisce inoltre all'interno di uno studio clinico europeo prospettico e osservazionale denominato EPiMAP Obstetrics dell’European Society of Anesthesia, che si pone come obiettivo quello di descrivere le pratiche europee sulla gestione della puntura durale accidentale nella popolazione ostetrica.
La puntura durale accidentale (Accidental Dural Puncture, ADP) ha una frequenza variabile a seconda dei materiali impiegati e dell'esperienza dell'operatore, variando dallo 0,3 al 3%1-2. Nel caso di puntura durale accidentale, visto il grosso calibro degli aghi di Tuohy, la cefalea post-puntura durale (Post Dural Puncture Headache, PDPH) è pressoché inevitabile e in genere richiede un trattamento terapeutico. L'incidenza della PDPH dopo puntura con ago da epidurale è del 50-75%.
La PDPH può manifestarsi in qualunque momento entro 5 giorni dall'evento, è tipico che inizi a dare i primi sintomi quando la partoriente riprende la posizione seduta. La durata è variabile, da 2-3 giorni a una settimana o più, ma nella grande maggioranza dei casi regredisce entro 5 giorni se adeguatamente trattata. Il dolore è tipicamente esacerbato dai movimenti della testa e dall'assunzione della posizione eretta e si riduce in posizione sdraiata. L'esacerbazione della cefalea in posizione eretta è la conditio sine qua non per la diagnosi di PDPH. In assenza di cefalea posturale la diagnosi di PDPH deve essere messa in dubbio e devono essere escluse altre patologie intracraniche3.
Sfortunatamente l'evidenza scientifica che supporti la migliore strategia terapeutica per la gestione di questa complicanza è minima e limitata a pochi studi non randomizzati o case reports. Si è resa quindi necessaria una revisione della procedura di gestione e trattamento della puntura durale accidentale e della cefalea post-puntura durale nella popolazione ostetrica all'interno della SOD Anestesia e Rianimazione Materno-Infantile e Santa Chiara dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Obiettivo della presente tesi è descrivere l'esperienza di aggiornamento dei protocolli in uso tenendo conto delle più recenti acquisizioni a livello internazionale sul tema della puntura durale accidentale e della cefalea post-puntura durale. La realizzazione di una procedura di gestione unitaria si è resa necessaria per il miglioramento della qualità assistenziale. Tale attività si inserisce inoltre all'interno di uno studio clinico europeo prospettico e osservazionale denominato EPiMAP Obstetrics dell’European Society of Anesthesia, che si pone come obiettivo quello di descrivere le pratiche europee sulla gestione della puntura durale accidentale nella popolazione ostetrica.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
FRONTESPIZIOdef.pdf | 369.50 Kb |
Tesi_definitiva.pdf | 1.26 Mb |
Contatta l’autore |