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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212014-122307


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
LAMI, VALENTINA
URN
etd-06212014-122307
Titolo
Fratture da fragilità una nuova epidemia: il percorso ortogeriatrico nella realtà pisana.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GERIATRIA
Relatori
relatore Prof. Monzani, Fabio
Parole chiave
  • fratture da fragilità
  • ortogeriatria
Data inizio appello
09/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione: Il presente studio vuole mettere a confronto l’esperienza dell’ortogeriatria, basata sulla cogestione geriatra-ortopedico nel reparto di Traumatologia Universitaria, rispetto all’anno precedente, in assenza della suddetta collaborazione. Gli outcomes sono volti a valutare l’impatto del progetto in termini di mortalità a breve termine (tre e sei mesi), numero di reaccessi in Pronto Soccorso, a breve termine (tre e sei mesi) oltre a determinare l’effetto sul numero di consulenze necessarie per la gestione clinica di questa popolazione.
Materiali e metodi: Studio longitudinale retrospettivo. Sono stati arruolati 392 paziente con età superiore o uguale a 70 anni ricoverati, in regime d’urgenza, con diagnosi di frattura di qualsiasi struttura ossea e seguiti nel percorso ortogeriatrico. Come gruppo di controllo sono stati arruolati 264 pazienti con stessi criteri di inclusione e ricoverati nell’anno precedente.
Risultati: Sono risultate significativamente differenti le medie del numero di consulenze cardiologiche e internistiche (p=0,00 e p=0,00, rispettivamente) mentre non differiva il numero medio di consulenze pneumologiche e di consulenze varie classificate come “altro” (p>>0,05). La differenza percentuale (ammissione-dimissione) della creatinina, calcio plasmatico e variazione percentuale dell'emoglobina sono risultate significativamente migliori nel gruppo orto geriatrico (p<0.05). Il confronto delle curve di sopravvivenza Klapan-Mayer e l'analisi Mantel-Cox non ha dimostrato differenze in termini di mortalità nei due gruppi di studio (p>>0,05). Il tipo di intervento orto geriatrico rispetto al controllo non è associato ad una minore mortalità. Sono risultate significativamente associate ad una maggiore mortalità (p<0.05) le seguenti varabili dipendenti: età, sesso, CIRS comorbidità, creatinina, potassio (basale) e sodio alla dimissione. Sono risultate negativamente associate alla mortalità (p<0.05) le seguenti variabili indipendenti: MDRD, calcio, albumina e emoglobina (valori basali) e albumina alla dimissione.
Conclusioni: I risultati di questo studio, volto a valutare le ricadute dell’applicazione di un percorso ortogeriatrico specifico nei pazienti anziani (>70 anni) che accedono al pronto soccorso per frattura, suggeriscono che l’intervento attivo e la presa in carico di questi pazienti da parte del geriatra consente di ridurre il numero di consulenze durante il ricovero e di ottenere un miglior controllo di alcuni parametri ematochimici che potrebbero avere un effetto negativo sulla mortalità.
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