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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06202025-233137


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CUFINO, MARTINA
URN
etd-06202025-233137
Titolo
Differenze di genere e violenza nei luoghi di lavoro: strategie di sensibilizzazione per il contrasto alle discriminazioni
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Psaroudakis, Irene
Parole chiave
  • associazioni
  • disuguaglianze di genere
  • gender pay gap
  • stereotipi
  • terzo settore
  • violenza economica
Data inizio appello
07/07/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il seguente lavoro di tesi esplora in chiave multidimensionale il legame tra stereotipi di genere, disuguaglianze strutturali, discriminazioni e forme di violenza economica e psicologica nei contesti lavorativi, con l’obiettivo di analizzare come tali dinamiche influenzino concretamente la posizione delle donne nel mercato del lavoro, secondo molteplici punti di vista. Attraverso un approccio compilativo, che integra fonti teoriche, normative, dati statistici (Eurostat, ISTAT, World Economic Forum, Direttive UE) e casi di studio, la tesi indaga le motivazioni alla base di tali processi e i loro effetti più tangibili negli ambiti professionali, tra cui l’esclusione dai processi decisionali, l’asimmetria nell’accesso alle opportunità di carriera, l’incidenza di microaggressioni e pratiche svalutative. Di conseguenza, l’elaborato mira a sottolineare l’importanza di sviluppare, a partire dall’educazione dei più giovani e dalla sensibilizzazione di tutta la popolazione su questi temi, le strategie di contrasto alle modalità discriminatorie (e alla violenza) tipiche dei contesti di lavoro, discutendo alcune strategie che si sono dimostrate più efficaci e che sono state messe in campo, in maniera condivisa, da istituzioni pubbliche, attori del Terzo Settore e realtà professionali. Per raggiungere questo obiettivo conoscitivo la tesi si articola in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene tracciato un quadro teorico sulle disuguaglianze di genere, partendo dalla disamina dei concetti di stigma di Goffman, stereotipi, segregazione occupazionale, gender pay gap e carico del lavoro di cura, sostenuto da evidenze empiriche nazionali e internazionali. Il secondo capitolo analizza le forme di violenza che prevalentemente colpiscono le donne nei contesti professionali, come il mobbing, il sessismo quotidiano e la svalutazione sistematica delle competenze, evidenziandone l’origine culturale e le ripercussioni psicosociali. Il terzo capitolo approfondisce il ruolo educativo e trasformativo del Terzo Settore e delle istituzioni, illustrando modelli virtuosi di co-progettazione e intervento territoriale nella promozione dell’equità di genere. Infine, il quarto capitolo propone una serie di strumenti e buone pratiche: dalla formazione anti-bias (programmi mirati a ridurre i pregiudizi inconsapevoli) alla trasparenza retributiva; dagli incentivi alla condivisione del lavoro di cura all’uso innovativo dei media educativi per decostruire gli stereotipi fin dalla prima infanzia. In conclusione, la tesi sostiene la necessità di un approccio integrato e multidimensionale, in cui Stato, associazioni, Terzo Settore e mondo aziendale collaborino per trasformare strutture, linguaggi e pratiche, ponendo le basi per una cultura del lavoro equa, inclusiva e libera da ogni forma di violenza di genere.
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