Tesi etd-06202025-094747 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VALENTINI, ALICE
URN
etd-06202025-094747
Titolo
Attenzione motivata dal cambiamento climatico: studio sugli effetti dell’ansia per il cambiamento climatico e della sua negazione sull’elaborazione di stimoli visivi clima-rilevanti
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E SCIENZE COMPORTAMENTALI
Relatori
relatore Prof. Menicucci, Danilo
correlatore Dott. Cipriani, Enrico
correlatore Dott. Cipriani, Enrico
Parole chiave
- ansia climatica
- Attenzione motiva
- cambiamento climatico
- climate change denial
- ERP
Data inizio appello
21/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2028
Riassunto
Il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi sfide globali del nostro tempo; nonostante le evidenze sulla necessità di agire per arginare il fenomeno, le risposte comportamentali individuali sono spesso limitate. Credenze, valori e obiettivi personali sono in grado di influenzare il modo in cui gli individui danno priorità/filtrano le prove sul cambiamento climatico.
La presente tesi ha indagato come la motivazione sia in grado di modulare i processi cognitivi e attentivi verso stimoli rilevanti dal punto di vista del cambiamento climatico. In particolare, tramite una procedura sperimentale che ha utilizzato misurazioni elettrofisiologiche ad alta risoluzione temporale (ERP e ERPS) in risposta alla visione di una sequenza pseudo-random di immagini a contenuto affettivo provenienti dal database NAPS (Nencki Affective Picture System) e dal database ACI (Affective Climate Images), è stato indagato l’effetto di alcune variabili psicometriche, quali l’ansia climatica, la negazione del cambiamento climatico e i comportamenti pro-ambientali, sulla modulazione dell’attenzione visiva.
Dopo aver confermato, tramite i ratings su scala SAM dei partecipanti, che le due tipologie di immagini, a parità di arousal e valenza, differivano esclusivamente per la rilevanza climatica, sono stati identificati tre cluster temporo-spaziali significativi corrispondenti a specifiche componenti ERP e le analisi si sono concentrate sulle differenze tra ACI e NAPS con le variabili psicometriche analizzate nei 3 cluster, corrispondenti a: una fase di elaborazione precoce (Cluster 3), una fase medio-tardiva (Cluster 1) e ad una fase di elaborazione prolungata (Cluster 2). Sono state riscontrate correlazioni significative, sia relativamente alle ampiezze ERP che alle perturbazioni spettrali in banda Beta, tra il delta ACI-NAPS con la rilevanza climatica, l’impairment cognitivo e funzionale dell’ansia climatica, il negazionismo e i comportamenti ecologici.
I risultati ottenuti sono attribuibili alle differenze di rilevanza climatica tra i due dataset di immagini e sostengono l’ipotesi secondo cui la rilevanza personale e affettiva dello stimolo, guidata da fattori motivazionali, influenza l’allocazione delle risorse attentive: sia in fase precoce che prolungata di elaborazione visiva le variabili analizzate sono in grado di influenzare l’allocazione delle risorse cognitive in base alla salienza motivazionale dello stimolo clima-rilevante, in maniera specifica sulla base della sua congruenza o incongruenza con il sistema di valori e credenze preesistenti. L’elaborazione degli stimoli climatici, quindi, non è razionale e obiettiva ma influenzata da variabili affettive, ideologiche e identitarie, coerentemente con i modelli della motivated attention e motivated reasoning.
La presente tesi ha indagato come la motivazione sia in grado di modulare i processi cognitivi e attentivi verso stimoli rilevanti dal punto di vista del cambiamento climatico. In particolare, tramite una procedura sperimentale che ha utilizzato misurazioni elettrofisiologiche ad alta risoluzione temporale (ERP e ERPS) in risposta alla visione di una sequenza pseudo-random di immagini a contenuto affettivo provenienti dal database NAPS (Nencki Affective Picture System) e dal database ACI (Affective Climate Images), è stato indagato l’effetto di alcune variabili psicometriche, quali l’ansia climatica, la negazione del cambiamento climatico e i comportamenti pro-ambientali, sulla modulazione dell’attenzione visiva.
Dopo aver confermato, tramite i ratings su scala SAM dei partecipanti, che le due tipologie di immagini, a parità di arousal e valenza, differivano esclusivamente per la rilevanza climatica, sono stati identificati tre cluster temporo-spaziali significativi corrispondenti a specifiche componenti ERP e le analisi si sono concentrate sulle differenze tra ACI e NAPS con le variabili psicometriche analizzate nei 3 cluster, corrispondenti a: una fase di elaborazione precoce (Cluster 3), una fase medio-tardiva (Cluster 1) e ad una fase di elaborazione prolungata (Cluster 2). Sono state riscontrate correlazioni significative, sia relativamente alle ampiezze ERP che alle perturbazioni spettrali in banda Beta, tra il delta ACI-NAPS con la rilevanza climatica, l’impairment cognitivo e funzionale dell’ansia climatica, il negazionismo e i comportamenti ecologici.
I risultati ottenuti sono attribuibili alle differenze di rilevanza climatica tra i due dataset di immagini e sostengono l’ipotesi secondo cui la rilevanza personale e affettiva dello stimolo, guidata da fattori motivazionali, influenza l’allocazione delle risorse attentive: sia in fase precoce che prolungata di elaborazione visiva le variabili analizzate sono in grado di influenzare l’allocazione delle risorse cognitive in base alla salienza motivazionale dello stimolo clima-rilevante, in maniera specifica sulla base della sua congruenza o incongruenza con il sistema di valori e credenze preesistenti. L’elaborazione degli stimoli climatici, quindi, non è razionale e obiettiva ma influenzata da variabili affettive, ideologiche e identitarie, coerentemente con i modelli della motivated attention e motivated reasoning.
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