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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06202024-174422


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MESSINA, FABIANA
Indirizzo email
f.messina15@studenti.unipi.it, fabiana302@yahoo.com
URN
etd-06202024-174422
Titolo
Risk Management: gli strumenti di gestione dell'AOUP
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
  • AOUP
  • errore in medicina
  • gestione del rischio clinico
  • risk management
  • sanità
  • strumenti di gestione del rischio clinico
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2094
Riassunto
Nell’attuale contesto, le aziende operano in un ambiente fortemente dinamico e caratterizzato da continue sfide e difficoltà, aumentano di conseguenza i livelli di rischio intrinsechi a tutte le attività aziendali, rischi che possono influenzare significatamene l’operatività e la competitività delle aziende. Il concetto di rischio, si riferisce alla possibilità che eventi incerti possano influire negativamente sul raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Applicando il concetto di rischio al contesto sanitario, emerge come sussistano tipologie di rischi di diversa natura, riconducibili al:rischio dell’operatore, rischio ambientale, rischio amministrativo, rischio dei sistemi informatici ed informativi, Rischio clinico.

Emerge la necessità di interventi finalizzati a studiare, identificare, gestire e ridurre il rischio, complesso di attività che prende il nome di Risk Management o gestione del rischio.
In ambito sanitario la Risk Management è un processo sistematico, che abbraccia sia la componente strategico – organizzativa sia quella clinica, ed è definito come l’insieme di varie azioni complesse, messe in atto al fine di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente attraverso la riduzione del rischio clinico , riducendo quindi, il più possibile le probabilità che un paziente risulti vittima di un qualsiasi danno, anche se involontario, rispetto alle cure mediche ricevute. Parlare di qualità delle cure, non significa riferirsi esclusivamente all’efficacia e all’efficienza delle prestazioni, ma soprattutto di sicurezza del servizio offerto.

Al fine di poter garantire tale diritto, le strutture sanitarie devono monitorare costantemente i fattori di rischio, assicurarsi che le attrezzature elettroniche siano mantenute in ottimo stato e che gli operatori siano appropriatamente formati.
Il sistema sanitario, rappresenta un sistema complesso per diverse variabili al pari di altri sistemi (a titolo d'esempio è possibile citare le centrali nucleali). In ogni organizzazione complessa, compresa quindi quella sanitaria, l’errore e la possibilità di un incidente risultano essere componenti non eliminabili, per cui bisogna attuare tutti gli interventi possibili al fine che questi siano quanto meno controllabili. Risulta importante, considerare l’errore come fonte di conoscenza e miglioramento al fine di evitare il riproporsi di circostanze che hanno generato l’errore e mettere in atto iniziative capaci di presidiare e tutelare la sicurezza propria dell’assistenza sanitaria.

Ad oggi, diventa fondamentale riconoscere che anche il sistema può sbagliare, creando le circostanze per il verificarsi di un errore, che possono configurarsi ad esempio nello stress, piuttosto che in riferimento a tecnologie nuove e poco conosciute; errori che restano latenti fin quando un errore di un operatore non le manifesti. Spesso, ciò che scaturisce l’incidente rappresenta la conclusione di una somma di piccoli comportamenti scorretti, che risultato osservabili solamente in seguito al verificarsi di ognuno di essi. Non è possibile eliminare in maniera totalitaria l’errore umano, ma risulta fondamentale favorire condizioni lavorative ideali, e parallelamente porre in atto tutta una serie di azioni che rendano difficile per l’uomo sbagliare (Reason, 1992), pertanto, vanno progettati specifici modelli di controllo del rischio clinico, con obiettivo di prevenire il verificarsi di un errore, e nel momento in cui questo accada, cercare di contenere le conseguenze ad esso collegate.

Un efficace controllo del rischio, si concretizza riducendo le probabilità che si verifichi un errore attraverso attività di prevenzione e contenere le conseguenze dannose degli errori comunque verificatisi, mediante attività di protezione. Al fine di riuscire in tale intendo, risulta necessario conoscere quali strumenti utilizzare al fine di prevenire l’errore, quali metodi utilizzare circa le analisi delle diverse realtà, quali comportamenti risultano orientati alla realizzazione di sistemi sicuri e quali risultano i rischi in cui è possibile incorrere. Al fine di poter effettuare un’analisi circa i rischi, bisogna avere un'opportuna conoscenza dei processi e comprendere le operazioni alla base delle singole azioni, la cui interrelazione comporti ad una situazione avversa o un mancato incidente (near misses). Solo così sarà possibile un controllo sui risultati.

Obiettivo del seguente elaborato, si configura nel fornire un panorama dello strumento del Risk Management applicato al settore della sanità, nell'ottica di prevenire il rischio al fine di riuscire a ridurre i rischi riconducibili al paziente, e al contemplo ridurre il conseguente danno economico e di mercato riconducibile alle aziende sanitarie. Il medesimo lavoro sarà poi applicato al modello di gestione del rischio Toscano e nello specifico, in riferimento al modello attuativo di gestione del rischio clinico ed i relativi metodi e strumenti applicati nell’azienda ospedaliero universitaria pisana (AOUP).
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