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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06202024-113122


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CIABATTINI, GIULIA
URN
etd-06202024-113122
Titolo
L'istituto del Whistleblowing quale strumento di prevenzione della corruzione: la sua evoluzione sino al D. Lgs. n. 24/2023.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
  • anticorruzione
  • corruzione
  • d. lgs. 10 marzo 2023 nr. 24
  • direttiva (UE) 2019/1937
  • tutela del denunciante
  • whistleblower
  • whistleblowing
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2094
Riassunto
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare il sistema di prevenzione della corruzione, con particolare attenzione all’istituto del whistleblowing e alla sua evoluzione normativa a livello nazionale ed internazionale. La tesi introduce il fenomeno della corruzione e delinea i diversi approcci adottati per contrastarla, sottolineando l’importanza del passaggio dal tradizionale approccio repressivo a quello preventivo, inaugurato nel nostro ordinamento con la Legge 190/2012. Si procede con l’esame dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), dei Piani di Prevenzione della Corruzione, quali il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC), fino ad arrivare alla trattazione del nuovo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO). Viene altresì presentata un'analisi comparata tra i Piani di Prevenzione della Corruzione (PTPC) ed i modelli previsti dal D.lgs 231/2001. Successivamente l’elaborato si concentra sull'istituto del whistleblowing, partendo dalle sue origini ed esaminando la sua regolamentazione negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito. In seguito, viene esaminata la protezione conferita al denunciante a livello internazionale, evidenziando le pressioni esercitate sul nostro Paese al fine di implementare un’adeguata disciplina sul tema. Viene poi descritta l’evoluzione dell’istituto del whistleblowing in Italia, dall’esame della normativa antecedente il 2012 ai successivi interventi normativi introdotti con la Legge 190/2012 e la Legge n. 179 del 2017, che hanno istituito una disciplina dedicata a tutelare il whistleblower, non senza alcune problematiche e criticità. Successivamente viene esaminata l’importanza attribuita all’istituto nell’ordinamento giuridico europeo ed analizzata nel dettaglio la Direttiva (UE) 2019/1937 sul whistleblowing, focalizzando l’attenzione al contenuto, all’ambito di applicazione, ai canali di segnalazione previsti e alle misure di protezione da essa garantite. Viene poi affrontato il complesso iter di recepimento della Direttiva in Italia, culminato positivamente con l’adozione del D. Lgs. 10 marzo 2023 nr. 24, analizzato anch’esso nel suo contenuto e confrontato, sottolineandone le criticità operative, con la precedente disciplina nazionale e con il dettato europeo. L’elaborato si conclude con la trattazione di alcune pronunce giurisprudenziali, tra cui le recenti sentenze pronunciate dalla Corte di Cassazione. La presente tesi evidenzia, dunque, come la normativa italiana si sia gradualmente evoluta in poco più di un decennio nella duplice sfida di far emergere i comportamenti corruttivi e, allo stesso tempo, conferire al denunciante un livello di protezione tale da incentivarlo ad effettuare le segnalazioni di cui viene a conoscenza nel settore pubblico e in quello privato.
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