logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06192025-175928


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
IOSSA, CATERINA
URN
etd-06192025-175928
Titolo
Il pasto assistito nei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione: l'esperienza dell'Azienda USL di Bologna in ricovero di emergenza-urgenza e nelle transizioni clinico-assistenziali
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Gravina, Giovanni
Parole chiave
  • disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
  • emergency hospitalization
  • feeding and eating disorders
  • meal support intervention
  • nutritional rehabilitation
  • pasto assistito
  • riabilitazione psico-nutrizionale
  • ricovero di emergenza-urgenza
  • transitions of care
  • transizioni clinico-assistenziali
Data inizio appello
09/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/07/2028
Riassunto
Nei Paesi occidentali, il “burden” dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA) mostra una prevalenza in costante aumento ed un significativo abbassamento dell’età di insorgenza.
L’approccio terapeutico multidisciplinare integrato si sviluppa in una varietà di contesti di cura, dall’intensità clinico-assistenziale progressiva.
Nel percorso terapeutico, il paziente con DNA è sovente posto di fronte a numerose sfide transizionali: ogni transizione, se non adeguatamente gestita, rappresenta un rischio significativo di eventi avversi, tra cui il dropout dalle cure.
Per rispondere a questa criticità, l'AUSL di Bologna ha istituito peculiari modelli di cura con gli obiettivi di: garantire un passaggio cauto tra le diverse fasi del percorso terapeutico, facilitare le dimissioni ospedaliere, ridurre il rischio di ricadute dovute a brusche riduzioni dell’intensità assistenziale e potenziare l’intervento nei casi ingravescenti, prevenendo così gli accessi in Pronto Soccorso.
Il presente elaborato ha lo scopo di descrivere l’esperienza dell’AUSL Bologna nell’implementazione di strumenti di riabilitazione nutrizionale, nel supporto sia alla degenza ospedaliera che alla transizione tra percorsi di cura, analizzando metodologie adottate ed esiti d’intervento in un periodo di osservazione di circa 18 mesi.
Particolare attenzione viene rivolta all’intervento di “pasto assistito”. Offerta in setting di ricovero ospedaliero d’emergenza-urgenza e nelle transizioni clinico-assistenziali, l’assistenza al pasto risulta, nell’esperienza aziendale, uno strumento efficace a supporto di una più continuativa gestione del percorso terapeutico.
I dati, seppur preliminari, guidano verso l’approfondimento del tema della riabilitazione nutrizionale e, in particolare, del pasto assistito nell’intensificazione e transizione delle cure per pazienti affetti da DNA.

In Western countries, the burden of Feeding and Eating Disorders (FEDs) shows an increasing prevalence and a significant lowering of the age of onset.
The integrated multidisciplinary therapeutic approach is implemented across a variety of settings, according to a stepped-care model.
Along care pathways, patients with FED often face numerous transitional challenges; each transition, if not properly managed, represents a significant risk of adverse events, including treatment dropout.
To address this issue, Bologna Local Health Authority has established specific models of care aimed at: ensuring a smooth transition between different stages of the therapeutic process, facilitating hospital discharge, reducing the risk of relapse due to sudden decreases in care intensity, and strengthening interventions in worsening cases, thereby preventing ER access.
This report aims to describe the experience of AUSL Bologna in adopting nutritional rehabilitation tools to support both hospital stays and transitions between levels of care, analyze the methodologies used and collect outcomes observed over an 18 month period.
Particular attention is given to implementation of meal support interventions in emergency hospitalization and in the context of clinical-care transitions, which proves to be an effective tool in supporting continuity of care, in the analyzed experience.
Although preliminary, these findings highlight the need for further investigation into nutritional rehabilitation practices: specifically, the role of meal support interventions in the up-grading and down-grading of care for patients affected by FEDs.
File