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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06192025-121428


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MONTOMOLI, FRANCESCA
URN
etd-06192025-121428
Titolo
La consapevolezza del rischio cardiovascolare: impatto sul controllo di malattia e ruolo del farmacista in uno studio trasversale real-life.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott. Mengozzi, Alessandro
Parole chiave
  • Cardiovascular prevention
  • Cardiovascular risk
  • Consapevolezza dell'obiettivo terapeutico
  • Farmacista
  • Pharmacist
  • Prevenzione cardiovascolare
  • Rischio cardiovascolare
  • Therapeutic goal awarness
Data inizio appello
09/07/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/07/2028
Riassunto
Le malattie cardiovascolari e metaboliche sono oggi la principale causa di morte nel mondo. Queste patologie, croniche e multifattoriali, sono in crescita per motivi legati a stili di vita scorretti come alimentazione sbilanciata, sedentarietà, fumo, stress e inquinamento.
Il rischio cardiovascolare è definito come la probabilità che una persona sviluppi un evento cardiovascolare e dipende da fattori modificabili (fumo, ipertensione, colesterolo alto, obesità, diabete) e non modificabili (età, sesso, genetica, etnia). La prevenzione si articola in promuovere stili di vita sani per evitare l’insorgenza di fattori di rischio (primordiale), intervenire su chi ha fattori di rischio ma nessuna malattia (primaria), prevenire recidive in chi ha già avuto eventi (secondaria) e migliorare la qualità di vita dopo un evento (terziaria). Le linee guida raccomandano di non fumare, di mantenere un BMI sotto 25, di fare attività fisica regolare e seguire una dieta sana come quella mediterranea ricca di frutta, verdura e grassi buoni, riducendo sale, grassi saturi e zuccheri.

Nonostante numerose linee guida, molti pazienti spesso non raggiungono un controllo adeguato. Questo spesso è legato alla mancata consapevolezza del rischio cardiovascolare da parte del paziente, così come dei suoi obiettivi terapeutici. In questo caso, potrebbe giocare un ruolo chiave la collaborazione tra medico, paziente e figure sanitarie capillari nella quotidianità come il farmacista. Recentemente, vari studi su popolazioni europee e americane hanno evidenziato come, grazie alla grande accessibilità della farmacia e al contatto diretto con milioni di persone ogni giorno, il farmacista possa promuovere stili di vita sani, effettuare screening e monitoraggi, educare i pazienti e supportare l’aderenza alle terapie. Il farmacista potrebbe quindi essere una figura chiave nella prevenzione e gestione delle malattie cardio-metaboliche grazie alla sua accessibilità, competenza e capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il paziente.

Questo studio mira a valutare la consapevolezza dei pazienti riguardo al rischio cardiovascolare e alla conoscenza dei valori terapeutici da mantenere. Inoltre, analizza l’impatto del farmacista nella riduzione del rischio cardiovascolare e nell’attuazione di misure di prevenzione primaria e secondaria.
Lo studio è trasversale svolto principalmente presso gli ambulatori di Geriatria per Ipertensione Arteriosa nel Centro Ipertensione dell’Ospedale Santa Chiara. I partecipanti sono stati pazienti in visita agli ambulatori, che hanno risposto a un questionario durante o dopo la visita con successiva consulenza sui punti carenti, e soggetti sani che hanno compilato un questionario online. Lo studio evidenzia come la maggior consapevolezza del rischio migliora il quadro di controllo cardiovascolare del paziente e come il farmacista potrebbe svolgere un ruolo con benefici in termine di profilo individuale di rischio e di economia sanitaria.
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