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La presente tesi nasce dalla seguente domanda analitica: che funzioni psicologiche svolgono le genealogie recitate sulla scena tragica? Restringendo il campo di ricerca al corpus eschileo, in questo studio vengono esaminati i possibili rapporti tra discorsi genealogici e loro ricezione da parte del pubblico ateniese. Il primo capitolo chiarisce cosa si intenda per discorso genealogico e delinea, secondo un'ottica storico-antropologica, lo sviluppo della genealogia sia come forma di pensiero che come forma di espressione. Nel secondo capitolo si analizza invece la forma predominante del discorso genealogico presente nel corpus eschileo, ossia l'identificativo di tipo patronimico. Analizzando sistematicamente le occorrenze del patronimico nelle tragedie eschilee si verifica un suo uso funzionale rispetto alla creazione della trama, confermando così la validità di una ricerca su tale oggetto di studio. Nel capitolo finale si procede ad un'analisi dei vv. 271-332 delle Supplici, che presentano il discorso genealogico più esteso, sia per versi che per generazioni, del corpus eschileo.