Tesi etd-06182024-185541 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIASSO, NICOLO'
URN
etd-06182024-185541
Titolo
Sostenibilità dell’allevamento di insetti edibili alimentati con sottoprodotti: aspetti zootecnici e nutrizionali
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Mancini, Simone
correlatore Copelotti, Emma
correlatore Copelotti, Emma
Parole chiave
- allevamento di insetti
- Hermetia illucens
- Hermetia illucens
- insect farming
- sostenibilità
- sustainability
Data inizio appello
19/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2027
Riassunto
L’oggetto della tesi ha riguardato l’allevamento di larve appartenenti alla specie Hermetia illucens con diete sperimentali. La prova ha avuto luogo presso il Laboratorio di Entomocolture del CiRAA (Centro di Ricerche Agro – Ambientali “Enrico Avanzi” – Università di Pisa).
Al fine di formulare le diete sperimentali, sono stati reperiti presso un supermercato situato nella provincia di Livorno dei sottoprodotti alimentari che sono stati trasformati in substrati per l’allevamento delle larve.
I prodotti invenduti recuperati dai reparti ortofrutta e latticini sono serviti alla formulazione tre substrati: uno di controllo costituito da un mix di frutta e verdura; uno denominato F25, composto da un 75% da controllo e un 25% da latticini; e uno denominato Y25, composto da un 75% di controllo e un 25% di yogurt.
Inizialmente, le uova di H. illucens sono state messe a schiudere sul substrato di controllo, dopodiché, raggiunta l’età di dieci giorni, le larve emerse sono state setacciate e posizionate nei substrati precedentemente descritti, allevandole ad una temperatura di 27 ± 1 °C e ad una umidità relativa di circa il 50%.
Ogni teca è stata preparata con le stesse quantità di larve e substrato. Durante tutta la fase di allevamento i pesi medi delle larve sono stati registrati al fine di calcolare gli indici di accrescimento, conversione alimentare e dell’azoto.
Alla comparsa delle prime prepupe, le larve sono state setacciate dal frass, entrambi campionati conservati a -18°C per poterne poi determinare le caratteristiche chimiche, quali: sostanza secca, estratto etereo, proteine grezze e ceneri.
Le proteine sono state analizzate attraverso il metodo Kjeldahl, la sostanza secca mediate essiccazione in stufa statica a 110°C, l’estratto etereo attraverso lo strumento Soxtec e le ceneri mediante incenerimento in muffola a 565°C.
Dai risultati ottenuti in termini di performance di crescita e di composizione chimica, le larve che sono state allevate sul substrato contente il 25% di formaggio hanno dato i risultati migliori.
Oltre ad un miglior substrate reduction, rispetto alle altre larve, hanno riportato una percentuale di sostanza secca, proteine e ceneri maggiore, un ECI più elevato, un miglior accrescimento medio giornaliero e l’FCR più basso.
Facendo un confronto con i risultati ottenuti da sperimentazioni simili presenti in letteratura possiamo affermare che le larve di Hermetia illucens possiedono un’ottima capacità nel degradare substrati a base di frutta e vegetali, nonché di poter convertire in biomassa ad alto valore energetico diete che risultano povere in termini di nutrienti.
The thesis focused on the rearing of larvae belonging to the species Hermetia illucens with experimental diets. The trial took place at the Entomoculture Laboratory of CiRAA (Centre for Agro-Environmental Research "Enrico Avanzi" – University of Pisa).
To formulate the experimental diets, food by-products were obtained from a supermarket located in the province of Livorno and converted into substrates for the rearing of the larvae. Unsold products recovered from the fruit and vegetable and dairy departments were used to formulate three substrates: a control substrate consisting of a mix of fruits and vegetables; one called F25, composed of 75% control and 25% dairy products; and one called Y25, composed of 75% control and 25% yogurt.
Initially, the eggs of H. illucens were hatched on the control substrate. After reaching ten days of age, the emerged larvae were sifted and placed in the previously described substrates, rearing them at a temperature of 27 ± 1 °C and a relative humidity of about 50%.
Each container was prepared with the same quantities of larvae and substrate. Throughout the rearing phase, the average weights of the larvae were recorded to calculate growth indices, feed conversion, and nitrogen conversion.
At the appearance of the first prepupae, the larvae were sifted from the frass, both sampled and stored at -18°C to later determine their chemical characteristics, such as: dry matter, ether extract, crude protein, and ash content.
The proteins were analyzed using the Kjeldahl method, the dry matter through drying in a static oven at 110°C, the ether extract using the Soxtec instrument, and the ash content through incineration in a muffle furnace at 565°C.
From the results obtained in terms of growth performance and chemical composition, the larvae reared on the substrate containing 25% cheese showed the best results. In addition to better substrate reduction compared to the other larvae, they had a higher percentage of dry matter, proteins, and ash, a higher ECI, better average daily gain, and the lowest FCR.
Comparing these results with those from similar experiments in the literature, we can affirm that Hermetia illucens larvae possess an excellent ability to degrade fruit and vegetable-based substrates, as well as convert nutrient-poor diets into high-energy biomass.
Al fine di formulare le diete sperimentali, sono stati reperiti presso un supermercato situato nella provincia di Livorno dei sottoprodotti alimentari che sono stati trasformati in substrati per l’allevamento delle larve.
I prodotti invenduti recuperati dai reparti ortofrutta e latticini sono serviti alla formulazione tre substrati: uno di controllo costituito da un mix di frutta e verdura; uno denominato F25, composto da un 75% da controllo e un 25% da latticini; e uno denominato Y25, composto da un 75% di controllo e un 25% di yogurt.
Inizialmente, le uova di H. illucens sono state messe a schiudere sul substrato di controllo, dopodiché, raggiunta l’età di dieci giorni, le larve emerse sono state setacciate e posizionate nei substrati precedentemente descritti, allevandole ad una temperatura di 27 ± 1 °C e ad una umidità relativa di circa il 50%.
Ogni teca è stata preparata con le stesse quantità di larve e substrato. Durante tutta la fase di allevamento i pesi medi delle larve sono stati registrati al fine di calcolare gli indici di accrescimento, conversione alimentare e dell’azoto.
Alla comparsa delle prime prepupe, le larve sono state setacciate dal frass, entrambi campionati conservati a -18°C per poterne poi determinare le caratteristiche chimiche, quali: sostanza secca, estratto etereo, proteine grezze e ceneri.
Le proteine sono state analizzate attraverso il metodo Kjeldahl, la sostanza secca mediate essiccazione in stufa statica a 110°C, l’estratto etereo attraverso lo strumento Soxtec e le ceneri mediante incenerimento in muffola a 565°C.
Dai risultati ottenuti in termini di performance di crescita e di composizione chimica, le larve che sono state allevate sul substrato contente il 25% di formaggio hanno dato i risultati migliori.
Oltre ad un miglior substrate reduction, rispetto alle altre larve, hanno riportato una percentuale di sostanza secca, proteine e ceneri maggiore, un ECI più elevato, un miglior accrescimento medio giornaliero e l’FCR più basso.
Facendo un confronto con i risultati ottenuti da sperimentazioni simili presenti in letteratura possiamo affermare che le larve di Hermetia illucens possiedono un’ottima capacità nel degradare substrati a base di frutta e vegetali, nonché di poter convertire in biomassa ad alto valore energetico diete che risultano povere in termini di nutrienti.
The thesis focused on the rearing of larvae belonging to the species Hermetia illucens with experimental diets. The trial took place at the Entomoculture Laboratory of CiRAA (Centre for Agro-Environmental Research "Enrico Avanzi" – University of Pisa).
To formulate the experimental diets, food by-products were obtained from a supermarket located in the province of Livorno and converted into substrates for the rearing of the larvae. Unsold products recovered from the fruit and vegetable and dairy departments were used to formulate three substrates: a control substrate consisting of a mix of fruits and vegetables; one called F25, composed of 75% control and 25% dairy products; and one called Y25, composed of 75% control and 25% yogurt.
Initially, the eggs of H. illucens were hatched on the control substrate. After reaching ten days of age, the emerged larvae were sifted and placed in the previously described substrates, rearing them at a temperature of 27 ± 1 °C and a relative humidity of about 50%.
Each container was prepared with the same quantities of larvae and substrate. Throughout the rearing phase, the average weights of the larvae were recorded to calculate growth indices, feed conversion, and nitrogen conversion.
At the appearance of the first prepupae, the larvae were sifted from the frass, both sampled and stored at -18°C to later determine their chemical characteristics, such as: dry matter, ether extract, crude protein, and ash content.
The proteins were analyzed using the Kjeldahl method, the dry matter through drying in a static oven at 110°C, the ether extract using the Soxtec instrument, and the ash content through incineration in a muffle furnace at 565°C.
From the results obtained in terms of growth performance and chemical composition, the larvae reared on the substrate containing 25% cheese showed the best results. In addition to better substrate reduction compared to the other larvae, they had a higher percentage of dry matter, proteins, and ash, a higher ECI, better average daily gain, and the lowest FCR.
Comparing these results with those from similar experiments in the literature, we can affirm that Hermetia illucens larvae possess an excellent ability to degrade fruit and vegetable-based substrates, as well as convert nutrient-poor diets into high-energy biomass.
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