Tesi etd-06172025-112259 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CULLHAJ, FRANCESCA
URN
etd-06172025-112259
Titolo
Risk management e banche: le sfide del settore bancario nella gestione dei rischi
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Giannini, Marco
Parole chiave
- banca
- rischio
- rischio bancario
- Risk management
Data inizio appello
14/07/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
ll rischio rappresenta l’eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili. Esso non solo è parte integrante della vita umana ma anche della gestione aziendale, nelle aziende, infatti, ogni decisione comporta un livello di rischio, e la gestione consapevole di quest’ultimo è ciò che distingue le organizzazioni solide da quelle più vulnerabili. Secondo la definizione della norma ISO 31000:2018, il rischio è l’effetto dell’incertezza sugli obiettivi, e può quindi avere sia conseguenze negative che positive. Questa definizione allarga il concetto tradizionale di rischio inteso esclusivamente come minaccia o pericolo, includendo anche le opportunità, infatti, assumere rischi calcolati può rappresentare un’opportunità per crescere, innovare e migliorare la propria posizione competitiva. In questo senso, il rischio non va demonizzato, ma riconosciuto, compreso e gestito in maniera efficace. Nel contesto aziendale, i rischi si dividono in varie tipologie e in base al settore di appartenenza alcune tipologie saranno più presenti rispetto ad altre, però nel complesso bisogna tenere presente che senza rischio non c’è impresa. Si è diffuso quindi nel tempo un approccio di management basato sul rischio; il risk management, che è il processo mediante il quale si identificano, valutano e gestiscono i rischi al fine di ridurre l’impatto negativo sull’organizzazione. L’obiettivo non è quello di eliminare completamente il rischio, perché ciò sarebbe irrealistico, bensì di prevenirlo, contenerlo e governarlo all’interno di soglie di tollerabilità accettabili. Un’efficace gestione del rischio consente infatti di minimizzare le perdite, ottimizzare le performance aziendali e migliorare la capacità decisionale. Introdotto negli anni ’50, il concetto di risk management ha subito un’evoluzione radicale: da approccio reattivo, basato principalmente sull’assicurazione, è oggi diventato proattivo e integrato nei processi decisionali e il focus si è spostato sulla prevenzione e sulla razionalità limitata nelle decisioni in contesti di incertezza. Si sono sviluppati diversi modelli nel corso degli anni che suggeriscono alle imprese come monitorare il rischio, come gestirlo al meglio e come prevenire nel caso in cui il suo contenimento non sia stato sufficiente. Un settore che, più di altri, si trova a convivere con il rischio è senza ombra di dubbio il settore bancario. Le banche, in quanto intermediari finanziari, gestiscono denaro di terzi e operano in un contesto altamente regolamentato e soggetto a molteplici variabili macroeconomiche e geopolitiche. Gli eventi degli ultimi decenni, hanno dimostrato come una cattiva gestione del rischio possa avere effetti devastanti non solo per la singola banca, ma per l’intero sistema economico ed è per questo motivo che nel settore bancario è stata costruita nel tempo una fitta rete normativa, a livello sia nazionale che internazionale, finalizzata a garantire solidità patrimoniale, trasparenza operativa e contenimento dei rischi sistemici. Le crisi bancarie del passato hanno insegnato che il rischio non può essere ignorato né sottovalutato. Anche una minima falla nei controlli può generare effetti a catena che si riversano sull’intera collettività, sotto forma di perdita di fiducia, blocco del credito, disoccupazione e stagnazione economica. Nel contesto attuale, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici, minacce informatiche crescenti, instabilità geopolitica e transizione ecologica, il risk management rappresenta una leva strategica fondamentale per assicurare continuità operativa, competitività e reputazione. Le organizzazioni che riescono a trasformare il rischio in opportunità dimostrano maggiore capacità di adattamento e innovazione. In questo senso, il rischio ben gestito diventa il presupposto per la crescita sostenibile. Tenendo presente quanto detto, quindi, la gestione del rischio non è più un’opzione, ma una necessità imprescindibile per qualsiasi impresa moderna. Per le banche, in particolare, rappresenta un pilastro della propria stabilità e del proprio ruolo sociale. Solo attraverso un approccio strutturato ed integrato al rischio è possibile costruire un sistema economico più resiliente, trasparente e orientato al futuro.
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