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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06172024-094200


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI MASSA, MARCELLO
URN
etd-06172024-094200
Titolo
Letteratura come nonsenso. Wittgenstein, Kafka, Bernhard
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Mori, Luca
correlatore Prof. Huemer, Wolfgang
Parole chiave
  • Bernhard
  • Kafka
  • nonsense
  • philosophy of literature
  • Wittgenstein
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/07/2094
Riassunto
L'idea esplorata in questo lavoro riguarda il nesso tra pratica letteraria e nonsenso, indagato attraverso una prospettiva wittgensteiniana. In particolare, il modello del Tractatus logico-philosophicus e della sua nozione di nonsenso (Unsinn) costituisce un importante punto di partenza per articolare le possibili concezioni di questo nesso. A confronto con un approccio "ineffabilista" ed uno "grammaticale", vengono seguite le intuizioni del programma risoluto, che ha conosciuto grande influenza nel dibattito critico su Wittgenstein, e le sue potenziali applicazioni all'ambito estetico e letterario. Il risultato è il delinearsi di una sorta di paradigma letterario dell'uso estensivo del nonsenso, che viene a ricoprire una funzione strategica e dialettica. Questa idea viene messa alla prova attraverso la lettura di due grandi scrittori del Novecento: Franz Kafka e Thomas Bernhard. Presentando un nuovo modo di vedere la loro opera, più che un'effettiva interpretazione, si scopre la presenza pervasiva dell'elemento del nonsenso, che rende fuorviante considerare le loro pagine come la comunicazione sensata di qualcosa. Più precisamente, attraverso questa prospettiva, si realizza che in questi testi si ha a che fare con una messa in scena di illusioni e inclinazioni che sfociano nel nonsenso, davanti a cui il lettore è chiamato ad un compito di consapevole riconoscimento e di reazione pratica.
The idea explored in this work concerns the connection between literary practice and nonsense, investigated through a Wittgensteinian perspective. In particular, the model of the Tractatus Logico-Philosophicus and its notion of nonsense (Unsinn) serves as an important starting point for articulating the possible conceptions of this connection. In comparison with an "ineffabilist" approach and a "grammatical" one, this study follows the insights of the resolute program, which has had great influence in the critical debate on Wittgenstein, and it examines its potential applications to the aesthetic and literary fields. The result is the delineation of a sort of literary paradigm of the extensive use of nonsense, which comes to play a strategic and dialectical function. This idea is tested through the reading of two great writers of the twentieth century: Franz Kafka and Thomas Bernhard. Presenting a new way of viewing their work, rather than an actual interpretation, reveals the pervasive presence of the element of nonsense, making it misleading to consider their pages as the meaningful communication of something. More precisely, through this perspective, it is realized that these texts deal with a staging of illusions and inclinations that culminate in nonsense, prompting the reader to engage in a task of conscious recognition and practical response.
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