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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06152017-190332


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
SCIARRINO, ROSALIA
URN
etd-06152017-190332
Titolo
La Fotochemioterapia Extracorporea influenza i livelli di espressione genica di un pattern di miRNA in pazienti sottoposti a trapianto di fegato
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA
Relatori
relatore Dott. Mazzoni, Alessandro
relatore Dott. Curcio, Michele
Parole chiave
  • Fotochemioterapia Extracorporea
  • microRNA
  • Real-Time quantitativa PCR
  • trapianto ortotopico di fegato
Data inizio appello
14/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il trapianto ortotopico di fegato (OLT) costituisce una realtà terapeutica per numerose patologie epatiche e l’unica alternativa per pazienti affetti da insufficienza epatica allo stadio terminale. Il fegato è l’unico tra gli organi trapiantati a promuovere un microambiente relativamente tollerogenico. Uno dei principali problemi che occorre affrontare per la riuscita del trapianto è impedire che si verifichi l’evento del rigetto del "graft", in cui il sistema immunitario del ricevente sviluppa risposte immunitarie contro gli antigeni delle cellule trapiantate. Per tale ragione e al fine di garantire il successo del trapianto, nell’uomo sono state sviluppate delle strategie di prevenzione e trattamento del rigetto che prevedono l’uso di farmaci immunosoppressori e l’utilizzo della Fotochemioterapia Extracorporea (ECP). Quest’ultima rappresenta un approccio terapeutico di tipo non farmacologico, che si è dimostrata molto utile nella gestione immunologica di pazienti che presentano condizioni cliniche molto scadenti e che non sopporterebbero una terapia farmacologia convenzionale. In particolare, l'ECP è stata applicata con successo sia nelle fasi pre-trapianto, favorendo un ambiente tollerogenico al graft e riducendo il rischio di rigetto, sia nelle fasi del post-trapianto come supporto alternativo alla terapia immunosoppressiva.
Recenti studi indicano un coinvolgimento dei microRNA (miRNA), piccole molecole endogene di RNA non codificante, nei processi fisiopatologici del trapianto. Essendo tali molecole altamente stabili e presenti nei diversi liquidi biologici (sangue, urina, saliva, siero e plasma), esse potrebbero essere molto utili per il monitoraggio dello stato di salute "dell'allograft" e più in generale per la valutazione dello stato immunologico del paziente. Infatti, ad oggi non sono stati ancora individuati dei marker affidabili per la diagnosi delle forme di rigetto. Quindi, sarebbe molto interessante capire se esistono specifici miRNA o particolari pattern di espressione di tali molecole che possano essere utilizzati a questo scopo. Nel nostro caso specifico sarebbe estremamente interessante avere a disposizione dei biomarker in grado di darci informazioni precoci sull’efficacia del trattamento ECP.
Partendo da tale premessa, lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare l'espressione genica di un pattern di miRNA (miR122, miR142, miR223, miR10, miR876) in pazienti trapiantati di fegato e sottoposti a trattamento fotoferetico per capire se e come il trattamento ECP influenzi l’espressione dei miRNA. Inoltre, dato che la risposta al trattamento EPC è paziente dipendente e che il numero dei trattamenti è stato definito in maniera del tutto empirica attraverso un "consensus scientifico", il secondo obiettivo del presente studio è stato quello di effettuare una correlazione temporale fra l’espressione del pattern di miRNA e il numero dei trattamenti. Inoltre, allo scopo di valutare lo stato infiammatorio del paziente prima e durante il trattamento sono stati analizzati i livelli di espressione del granzima B e della perforina.
La valutazione dell’espressione genica sia dei miRNA sia del RNA messaggero è stata effettuata mediante tecnica della Realt-Time quantitativa PCR (qRT-PCR), poiché essa è considerata, dal punto di vista tecnico, il gold standard per l’analisi quantitativa dei microRNA, in quanto molto accurata e sensibile. I dati preliminari hanno messo in evidenza un aumento statisticamente significativo dei livelli di espressione dei miR142, miR122, miR10a e miR876 nei pazienti sottoposti a terapia fotoferetica. Sebbene in maniera preliminare, i nostri dati portano ad ipotizzare l'esistenza di una diretta correlazione fra l'aumento di alcuni miRNA e l'effetto terapeutico del trattamento. Infatti, l'analisi temporale dei dati ha messo in evidenza che l’effetto terapeutico dell'ECP è da ritenersi efficace dopo 6-7 procedure.
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