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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06142025-142727


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RIZZI, FRANCESCO
URN
etd-06142025-142727
Titolo
La criminalita' economica: una criminalità evolutiva
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Venafro, Emma
Parole chiave
  • corruzione
  • criminalità dei colletti bianchi
  • criminalità economica
  • criminologia
  • Mani Pulite
  • Sutherland
  • Tangentopoli
Data inizio appello
17/07/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Questa tesi analizza il fenomeno della criminalità economica, con particolare attenzione al suo profilo evolutivo, partendo dalla prima definizione empirica del fenomeno: la criminalità dei colletti bianchi ideata dal prof. Sutherland nel 1939.
Si prenderà in considerazione innanzitutto l’indagine svolta da Sutherland su settanta delle maggiori società americane e le prime ipotesi formulate dal professore per individuare i criminali dal colletto bianco, categoria rivoluzionaria per l’epoca dato che riguardava soggetti di alto ceto sociale e apparentemente non toccati dalle normali condizioni che si riteneva fossero alla base della criminogenesi. Successivamente si andrà ad analizzare le precedenti manifestazioni della criminalità economica, prima della definizione data da Sutherland, per dimostrare che, in realtà, questa forma di criminalità è di genesi antica e, poi, le successive trasformazioni del fenomeno fino ai nostri giorni.
Verrà discussa anche la pericolosità della criminalità economica sotto diversi aspetti: la forte incidenza del numero oscuro su questa categoria criminale, la facile diffusione che i principi di questa sottocultura criminale presentano e i danni diretti e indiretti che, a lungo termine, possono verificarsi all’ordinamento e ai consociati a causa della minor attenzione che viene data a questa criminalità. Saranno, al contempo, oggetto di analisi i motivi per i quali la criminalità economica riesce a rimanere significativamente più nascosta di altre forme di criminalità, il perché tende a generare meno allarme sociale e come le nuove tecnologie possono essere sfruttate per rendere ancora più difficili da individuare questi illeciti.
In seguito verrà analizzato il fenomeno della criminalità economica sotto il profilo criminologico, andando a esaminare le forme di manifestazione oggettive e soggettive di questa criminalità e analizzando le diverse critiche mosse alla definizione di Sutherland partendo dai suoi contemporanei e arrivando alle nuove definizioni formulate anche da autori italiani. Saranno esplorati i maggiori problemi relativi alla definizione, individuazione e repressione della criminalità economica con attenzione anche alle evoluzioni che questa sottocultura criminale ha presentato nel tempo. Analogamente saranno analizzate le evoluzioni che lo studio della criminalità dei colletti bianchi, o criminalità negli affari, ha visto susseguirsi nel tempo fino ad arrivare alle problematiche moderne che vedono l’ordinamento confrontarsi con manifestazioni particolarmente insidiose di questo fenomeno, grazie all’avvento dei computer crimes e alla collaborazione tra criminalità organizzata e criminalità economica.
Sarà esplorato velocemente il fenomeno dell’impresa criminale e della sua ancora difficile individuazione concreta nel nostro ordinamento. L’ argomento è particolarmente interessante per l’analisi dei temi che vengono trattati perché dimostra come l’attività della criminalità organizzata si stia sempre servendo dei colletti bianchi e dei metodi usuali della criminalità economica per ottenere un nuovo tipo di potere e influenza derivante dalla ricchezza e dalla reputazione sul mercato.
Verrà portato anche un esempio di impresa criminale sottoforma dell’impresa mafiosa.
Nel terzo capitolo saranno presentati gli eventi e il susseguirsi di vicende che hanno interessato l’epoca di Tangentopoli, uno dei più importanti scandali riguardanti la criminalità economica italiana e saranno analizzati gli aspetti più importanti dell’inchiesta di Mani Pulite, l’inchiesta più vasta di tutto il periodo di Tangentopoli. Si andrà a presentare i momenti più importanti dell’inchiesta, analizzandone i metodi, le scoperte, gli obbiettivi raggiunti e le varie critiche che furono mosse al pool investigativo, interrogandoci, nel mentre, anche sul ruolo ricoperto dai colletti bianchi e, più in generale dalla criminalità economica, nell’intera vicenda.
In conclusione, si utilizzerà di nuovo Tangentopoli come punto di partenza per interrogarci sulla effettiva efficacia delle norme anticorruzione che furono messe in atto a seguito dello scandalo e sulla situazione riguardante la corruzione ambientale in Italia che si presenta non solo come uno degli illeciti nell’ambito economico più diffuso nel nostro paese ma anche come un fenomeno culturale particolarmente diffuso. Si rifletterà sui motivi di questa diffusione storica della corruzione, sulle conseguenze che questa ha avuto, sul contrasto ai fenomeni corruttivi e sulle possibili soluzioni che possiamo adottare, accanto alle attuali norme anticorruzione, per evitare che fenomeni come Tangentopoli si verifichino, di nuovo, in futuro e contrastare di conseguenza anche la criminalità economica nelle sue più moderne evoluzioni.
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