Tesi etd-06142023-105116 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARBIERI, GABRIELE
URN
etd-06142023-105116
Titolo
Effetti di ceneri piroclastiche sul sistema suolo/pianta nella coltivazione di fragola e lattuga
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Landi, Marco
Parole chiave
- ceneri vulcaniche
- peat
- substrate
- substrato
- torba
- volcanic ash
Data inizio appello
10/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/07/2093
Riassunto
La polvere piroclastica derivante da eruzioni vulcaniche in Italia è considerata rifiuto speciale, con conseguenti costi elevati di smaltimento. Quando però essa presenta condizioni fisico-chimiche ottimali, in cui la percentuale di frazione inerte costituita da ceneri vulcaniche è superiore al 95%, assume l’identificazione (Codice Europeo dei Rifiuti) CER170504 per le ceneri raccolte nelle aree extraurbane ed il codice CER200303 per quelle prelevate in aree urbane. I rifiuti riportanti tali codici hanno accesso agli impianti di recupero autorizzati, di conseguenza, nel rispetto delle sopraccitate prescrizioni, le ceneri vulcaniche, in determinate circostanze, non sono da considerarsi rifiuto, bensì materiale che può essere utilizzato in nuovi cicli produttivi.
La polvere piroclastica pertanto può essere utilizzata come substrato di coltivazione naturale inorganico in alternativa o complementarmente alla torba nel settore orto-florovivaistico. La cenere può essere impiegata per migliorare le proprietà fisiche ed idrauliche del substrato, tuttavia, le piante coltivate su substrati ammendati con questo materiale potrebbero rappresentare un rischio per la salute umana a causa del possibile elevato contenuto di metalli pesanti.
Pertanto, il presente lavoro mirava ad analizzare i possibili effetti dell’utilizzo delle ceneri piroclastiche (utilizzate al 10 e 20% del peso del suolo) sulla fotosintesi fogliare, sulla qualità e sulla produttività di due diverse specie coltivate in vaso: Lactuca sativa L. come ortaggio a foglia e Fragaria x ananassa Duch. come specie da frutto. Inoltre è stata eseguita una valutazione del potenziale bioaccumulo di metalli pesanti nelle foglie di lattuga e nei frutti di fragola.
I risultati hanno mostrato che la presenza di cenere lavica ha favorito l’attività fotosintetica, determinando una maggiore biomassa fogliare delle piante di lattuga rispetto ai relativi controlli. Inoltre la presenza di tale componente all’interno del substrato favorisce un utilizzo efficiente della risorsa idrica, posticipando l’entrata in stress della pianta, migliorandone le proprietà idrauliche e fisiche quali densità apparente e porosità e favorendo il drenaggio dell’acqua di irrigazione. La qualità finale del prodotto edibile sviluppato su substrato con presenza di cenere risulta equabile al controllo, anzi mostra un contenuto di flavonoidi ed antociani maggiore, di conseguenza possiede caratteristiche nutraceutiche peculiari. Il contenuto di metalli pesanti nel substrato esaminato risulta inferiore ai tenori massimi consentiti definiti nel Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019, pertanto non è avvenuta traslocazione nelle parti edibili. I risultati hanno evidenziato che per le piante di lattuga e fragola, l'utilizzo di polvere piroclastica come substrato potrebbe essere una buona pratica agronomica atta a favorire la crescita delle piante e migliorare le proprietà fisiche ed idrauliche del suolo.
La polvere piroclastica pertanto può essere utilizzata come substrato di coltivazione naturale inorganico in alternativa o complementarmente alla torba nel settore orto-florovivaistico. La cenere può essere impiegata per migliorare le proprietà fisiche ed idrauliche del substrato, tuttavia, le piante coltivate su substrati ammendati con questo materiale potrebbero rappresentare un rischio per la salute umana a causa del possibile elevato contenuto di metalli pesanti.
Pertanto, il presente lavoro mirava ad analizzare i possibili effetti dell’utilizzo delle ceneri piroclastiche (utilizzate al 10 e 20% del peso del suolo) sulla fotosintesi fogliare, sulla qualità e sulla produttività di due diverse specie coltivate in vaso: Lactuca sativa L. come ortaggio a foglia e Fragaria x ananassa Duch. come specie da frutto. Inoltre è stata eseguita una valutazione del potenziale bioaccumulo di metalli pesanti nelle foglie di lattuga e nei frutti di fragola.
I risultati hanno mostrato che la presenza di cenere lavica ha favorito l’attività fotosintetica, determinando una maggiore biomassa fogliare delle piante di lattuga rispetto ai relativi controlli. Inoltre la presenza di tale componente all’interno del substrato favorisce un utilizzo efficiente della risorsa idrica, posticipando l’entrata in stress della pianta, migliorandone le proprietà idrauliche e fisiche quali densità apparente e porosità e favorendo il drenaggio dell’acqua di irrigazione. La qualità finale del prodotto edibile sviluppato su substrato con presenza di cenere risulta equabile al controllo, anzi mostra un contenuto di flavonoidi ed antociani maggiore, di conseguenza possiede caratteristiche nutraceutiche peculiari. Il contenuto di metalli pesanti nel substrato esaminato risulta inferiore ai tenori massimi consentiti definiti nel Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019, pertanto non è avvenuta traslocazione nelle parti edibili. I risultati hanno evidenziato che per le piante di lattuga e fragola, l'utilizzo di polvere piroclastica come substrato potrebbe essere una buona pratica agronomica atta a favorire la crescita delle piante e migliorare le proprietà fisiche ed idrauliche del suolo.
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