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Nel centro cittadino di Massa è presente un polo industriale operante. L'attività di raffinazione del marmo, svolta con continuità dalla sua instaurazione, ha fatto sì che una vasta zona scarsamente urbanizzata, mai interessata da speculazioni edilizie, caratterizzi il territorio massese.
Si può con certezza affermare che, date le dimensioni, la centralità e la presenza del fiume Frigido, l'area possiede delle peculiarità di cui raramente al giorno d'oggi una città di sessantamila abitanti può disporre. Ci troviamo di fronte ad una importante possibilità per la città, un'occasione di dotare Massa di un valore aggiunto: oltre al litorale tirrenico un parco fluviale a pochi passi dal centro. I cittadini avrebbero a disposizione un'area dal valore non quantificabile, sia in termini economici che di benessere, pienamente fruibile: Massa si riapproprierebbe di un bene, il fiume, che ormai da troppo tempo le sfugge.
Sulla scia di queste considerazione e sulla volontà dell'amministrazione di voler decentrare le attività produttive legate al settore lapideo, nasce quella che vuol essere una proposta progettuale che segni una strada effettivamente percorribile: vaste aree verdi e volumetrie dalla vocazione pubblica.