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Da almeno vent’anni il tema della corporate governance è oggetto di dibattito da parte dell’ampio pubblico che partecipa con vari ruoli alla vita dell’azienda. In particolare le questioni che sono oggetto di discussione riguardano chi debba governare le imprese e con quali modalità e come si debbano ripartire i risultati dell’attività di impresa.
La corporate governance assume una notevole importanza soprattutto in quei mercati finanziari altamente sviluppati che hanno permesso la nascita e crescita del fenomeno delle public company.
Tutta via adottare un governo consapevole dovrebbe essere prerogativa anche in quei mercati capitalisitici dove si sono affermate ad esempio PMI a conduzione familiare non quotate.
Nel seguente lavoro si cercherà di dimostrare i benefici derivanti dall'adozione di un buon sistema di corporate governance anche nelle PMI a conduzione familiare.
Il primo capitolo verterà sulle generiche condizioni delle PMI a conduzione familiare nello scenario economico. Il secondo sulle definizioni e classificazioni di aziende famigliari. Il terzo capitolo riguarderà la corporate governance toccando temi come la differenza fra PMI e grande azienda e il codice di autodisciplina delle società non quotate a conduzione familiare. Il quarto e ultimo capitolo riguarderà le peculiarità tipiche della Regione Toscana e come un buon governo può essere implementato in una PMI a conduzione familiare.