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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06122025-125531


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
GUERRINI, CINZIA
URN
etd-06122025-125531
Titolo
Applicabilità della terapia per scompenso cardiaco nel setting cardiogeriatrico. Uno studio osservazionale "real-life"
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GERIATRIA
Relatori
relatore Prof. Virdis, Agostino
Parole chiave
  • applicabilità della terapia
  • applicability of the therapy
  • heart failure
  • real-life
  • scompenso cardiaco
Data inizio appello
30/06/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/06/2095
Riassunto
Lo scompenso cardiaco rappresenta una patologia complessa che riguarda prevalentemente la popolazione anziana in maniera crescente, sommandosi e determinando fragilità e pluricomorbidità che richiedono un approccio polifarmacologico. In letteratura diversi studi mettono in evidenza come l’età avanzata è associata ad una minore aderenza alla terapia per interruzione dei trattamenti farmacologici o scarsa aderenza alle raccomandazioni terapeutiche come dieta ed esercizio fisico. Allo stesso tempo molti trials clinici adottati nelle linee guida internazionali specifiche, escludono sistematicamente i pazienti anziani, arruolando soggetti di età media spesso al limite con quello che viene definito il cut-off per la popolazione geriatrica. Nella pratica clinica, pertanto, il medico si trova davanti a pazienti complessi la cui gestione non è presa in considerazione dalle linee guida internazionali. Non risulta chiaro se questo influenzi o no la prognosi del paziente.
Abbiamo pertanto condotto uno studio osservazionale retrospettivo real-life su un campione di 249 pazienti di età ≥ a 65 anni ricoverati inizialmente c/o il nostro reparto di Geriatria e successivamente valutati in ambulatorio cardiogeriatrico. I risultati mostrano che la popolazione geriatrica valutata nella pratica clinica quotidiana non rispecchia in termini di età quella rappresentata dai trials clinici internazionali limitando così la possibilità di applicarne le indicazioni. Senza dati specifici su questa fascia di età si corre il rischio di adattare le linee guida alle esigenze del singolo senza un criterio adeguato e standardizzato, applicando potenzialmente trattamenti indeguati o inefficaci, ancorchè poco sicuri. Per il futuro questo studio suggerisce la necessità di studi e linee guida per lo scompenso cardiaco che si focalizzino anche su una popolazione geriatrica, sempre più prevalente nella realtà ambulatoriale quotidiana.

Heart failure is a complex disease that mainly affects the elderly population in an increasingly large way, adding up and determining frailty and multimorbidity that require a polypharmacological approach . In literature, several studies highlight how advanced age is associated with a lower adherence to therapy due to interruption of pharmacological treatments or poor adherence to therapeutic recommendations such as diet and physical exercise. At the same time, many clinical trials adopted in specific international guidelines systematically exclude elderly patients, enrolling subjects of average age often at the limit with what is defined as the cut -off for the geriatric population. In clinical practice, therefore, the doctor is faced with complex patients whose management is not taken into consideration by international guidelines. It is not clear whether or not this influences the patient's prognosis
We therefore conducted a retrospective real -life observational study on a sample of 249 patients aged ≥ 65 years initially admitted to our Geriatrics department and subsequently evaluated in the cardiogeriatric outpatient clinic .The results show that the geriatric population evaluated in daily clinical practice does not reflect in terms of age that represented by international clinical trials, thus limiting the possibility of applying their indications. Without specific data on this age group, there is a risk of adapting the guidelines to the needs of the individual without an adequate and standardized criterion, potentially applying inadequate or ineffective treatments, even if unsafe. For the future, this study suggests the need for studies and guidelines for heart failure that also focus on a geriatric population, increasingly prevalent in daily outpatient reality.
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